Oltre 740.000 docenti anche per quest'anno avranno a disposizione 500 euro del Miur da dedicare all'auto-formazione professionale. I soldi erano in attesa dall'inizio dell'anno, ma il cambiamento di erogazione da parte del Miur ha portato ad un ritardo. Come risultato molti docenti hanno già effettuato delle spese, convinti di poter poi recuperare attraverso il bonus. In fondo, lo scorso anno, erano valide le spese effettuate dal primo settembre. Ma quest'anno andrà così? Vediamo per cosa è possibile spendere il bonus e che fine faranno i soldi già spesi.
Card docenti da 500 euro: che tipo di acquisti è possibile fare?
Con la card da 500 euro virtuale, i docenti potranno effettuare lo stesso tipo di acquisti dello scorso anno, ovvero quelli previsti dalla legge 107 e in seguito chiariti dal Miur. Andando all'indirizzo web indicato dal Ministero, gli insegnanti potranno utilizzare la piattaforma per acquistare presso gli esercenti e gli enti accreditati generando dei buoni. Si potranno comprare libri digitali e cartacei, riviste o altro tipo di pubblicazione utile all’aggiornamento, software e hardware, corsi di formazione e aggiornamento presso enti accreditati, di laurea o specializzazione, biglietti per cinema, teatro o eventi culturali, iniziative coerenti col PTOF o il Piano nazionale di formazione.
Ricordiamo che è necessario ottenere prima l'identità digitale SPID. Come risultato il processo di rendicontazione sarà snellito e i docenti potranno tenere d'occhio i pagamenti.
E i soldi già spesi?
Il Miur chiarisce che “Sarà possibile spendere i 500 euro a partire dall’attivazione della Carta” (entro il 30 novembre), per cui i soldi spesi prima saranno a carico del docente.
E tenendo conto che la legge prevede che i soldi non spesi verranno decurtati l'anno successivo, per una questione di principio sarà bene trovare il modo di spenderli, fosse anche rifarsi la biblioteca personale. Resta aggiornato sull'argomento e le altre news dalla scuola, cliccando il tasto Segui.