Novità per il rinnovo del contratto degli statali e per gli aumenti degli stipendi del pubblico impiego sono attesi per il tavolo delle trattative fissato per domani, 30 novembre 2016, tra rappresentanti del Governo Renzi e del ministro Madia ed i sindacati riuniti. Si riparte dal confronto del 24 novembre scorso, interrotto dalla divergenza sugli 85 euro medi di aumento in busta paga: i sindacati vorrebbero nero su bianco che gli 85 euro fossero la base di partenza, e non la media, di tuti gli stipendi dei dipendenti statali. Nel frattempo, la Corte costituzionale ha bocciato parte della riforma della Pubblica amministrazione del ministro Madia per la mancata consultazione delle Regioni italiane.
Contratti statali 2017: di quanto aumenteranno gli stipendi?
In realtà, i prospettati aumenti medi di stipendio degli statali, come affermato anche dal ministro dell'Economia, Padoan saranno a regime solo nel 2018. E, nonostante le rassicurazioni del Governo Renzi e del ministro Madia di concentrare gli aumenti sugli statali che percepiscono i redditi più bassi e concedere meno a quelli più alti, il rebus sugli aumenti rimane perché si rischia di creare sperequazioni tra i dipendenti pubblici. Di sicuro, sul come redistribuire gli aumenti di stipendio se ne saprà di più nell'incontro di domani. Poche, invece, sono le speranze che gli aumenti siano di 85 euro per tutti, come vorrebbero i sindacati: mancano i finanziamenti nella legge di Stabilità 2017 e, pertanto, le coperture di una misura che riguarderebbe oltre tre milioni di dipendenti del pubblico impiego.
Rinnovo contratto statali 2016: ecco di quanto potrebbero aumentare gli stipendi nel 2017
Pertanto, gli incrementi in busta paga degli statali non saranno pieni dal 2017: per il prossimo anno, ipotizza Il Sole 24 Ore, non si arriverà nemmeno alla metà, con la quota 40 euro gettonata per la revisione degli stipendi. E anche arrivare agli aumenti di 85 euro nel 2018 non sarà facile dato che per quell'anno l'Italia ha promesso a Bruxelles di aggiustare i saldi della finanza pubblica di 8 miliardi e mezzo di euro.
Nel tavolo delle trattative di domani ci saranno anche le regole sui bonus di merito degli statali: Governo Renzi e sindacati, su questo capitolo, partono da posizioni più ravvicinate in quanto entrambe le parti sono concordi nel superamento dei rigidi parametri della riforma Brunetta che escluderebbero un quarto dei lavoratori pubbici dagli aumenti di stipendio.