"Andremo avanti": così ha risposto la deputata Maria Luisa Gnecchi, capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati - tra le protagoniste insieme ad altri parlamentari delle recenti modifiche al piano della riforma Pensioni incluso nella legge di Bilancio 2017 - alla mail di ringraziamento che le è stata inviata da Francesca Gabutti in rappresentanza del gruppo Facebook Opzione Donna - Ultimo trimestre 1957-1958.
Opzione Donna, si va avanti
"La nostra emozione è fortissima", si legge nella lettera inviata da Francesca Gabutti a Maria Luisa Gnecchi dopo il varo degli emendamenti alla manovra in commissione Bilancio alla Camera.
"Tante donne senza lavoro e senza sostegno - ha aggiunto - vedono la possibilità di avere un futuro dignitoso. Ma non dobbiamo fermarci", è l'appello della Garabutti pensando anche a chi è rimasto escluso dalla mini prosecuzione dell'Opzione donna. In molti continuano a sperare che la proroga possa arrivare al 2018, o che la soluzione per la pensione anticipata rosa venga resa strutturale e definitiva. D'altronde, rispetto a tutte le altre soluzioni di prepensionamento è molto probabilmente la meno costosa, visto che le lavoratrici vanno in pensione con il calcolo contributivo degli assegni che risulta eccessivamente penalizzante.
L'impegno di Maria Luisa Gnecchi
"Ancora tante - ha proseguito Francesca Garabutti nella lettera a Maria Luisa Gnecchi - sono le situazioni di forte disagio e preoccupazione per un presente ed un futuro - ha sottolineato - senza sicurezza economica".
La parlamentare dem ha risposto a stretto giro di mail: "Andremo avanti". Nel frattempo va ricordato che oltre alla mini proroga fino al 31 dicembre 2015 resta valido il contatore e l'Opzione donna sarà sperimentata, stando così le cose, almeno fino all'esaurimento dei fondi. Ma c'è chi continua a battersi per la proroga fino al 2018 e un'altra battaglia in questo senso si riaprirà con gli emendamenti che saranno presentati al Senato durante l'esame in seconda lettura della legge di Bilancio attualmente al vaglio dell'aula di Montecitorio.