Dal momento che i docenti delle Gae infanzia non hanno potuto usufruire di un piano di assunzioni diventa assolutamente prioritario porre rimedio a questa situazione incresciosa. A dirlo è l'onorevole Silvia Chimienti nel contesto di una intervista rilasciata a OS. Gli emendamenti alle legge di bilancio sono in discussione in queste ore al parlamento e prima della fase transitoria per gli abilitati della II fascia bisogna provvedere a sistemare i docenti delle Gae Infanzia. Il lavoro va fatto trasformando immediatamente le cattedre oramai consolidate dell'organico di fatto in organico di diritto, ma non basta.
Riduzione del numero di alunni per ogni classe
Il riferimento si trova nella legge di Bilancio all'articolo 53, comma 2, dove si parla di numero massimo di alunni per classe. Il potenziamento scriteriato realizzato dall'esecutivo non dice nulla circa il fenomeno conosciuto come classi pollaio. Appare evidente che il numero di alunni per ogni classe debba essere ridotto rispetto ai parametri attuali. Solo in questo modo, chiosa Silvia Chimienti, sarà possibile realizzare un qualcosa che sia veramente utile ai bambini e alle scuole. E la cosa va fatta prima di pensare ad un pur giusto e irrinunciabile piano transitorio per i docenti abilitati.
Pensare prima ai docenti delle Gae Infanzia
Su quali siano le reali prospettive di assunzione dei docenti delle Gae Infanzia presto potremo averne un'idea con il varo della manovra inclusa in legge di stabilità che prevede la trasformazione delle cattedre al 30 giugno in cattedre stabili su organico di diritto.
Nel frattempo, anche a mitigare le giuste rimostranze degli interessati spesso dimenticati dal governo, la deputata pentastellata rivela che nel loro emendamento in cui si chiede il transitorio per gli abilitati e l'abolizione del comma 131 c'è attenzione anche per la loro condizione. Non è possibile continuare a non stabilizzare chi manda avanti gli istituti scolastici in tutta Italia rinviando l'immissione in ruolo. Ad oggi sono 17 mila i docenti di questa categoria che attendono un contratto a tempo indeterminato.