I call center per diversi anni hanno potuto contare sulla Delocalizzazione delle proprie sedi operative per abbattere i costi, in quanto spesso sono strutture molto onerose. In ogni caso il sistema che è stato in vigore fino ad oggi ha creato delle difficoltà di impiego nel nostro Paese, e lasciato a casa diverse migliaia di operatori che si sono visti sfuggire dalle mani il proprio posto di lavoro. Quante volte si è sentita la frase: "Dobbiamo tagliare le spese del personale, perché i costi di gestione del call center sono troppo alte e non ci sono chiamate".

Poi si scopriva che non mancavano tali chiamate, ma semplicemente il traffico veniva dirottato oltre frontiera a beneficio di altre strutture. Le varie battaglie per difendere il proprio lavoro sul territorio italiano hanno portato a qualche risultato, e adesso il Governo si è deciso a redigere una legge che regolamenti tale situazione.

Il cliente che chiama potrà scegliere

La nuova normativa approvata il 7 dicembre, prevede che per chi chiama un servizio con operatore, ci sarà la possibilità di scegliere se parlare con un operatore Italiano o con uno oltre confine. La stessa cosa avverrà anche nel caso di telefonate in cui si venga contattati da call center esteri, con la possibilità di scegliere se rispondere o meno sapendo che la chiamata non arriva dall'Italia.

Qualora un'azienda non si adegui a tale normativa, ci saranno sanzioni che possono arrivare fino a 50 mila euro. Il Governo ha dato tre mesi di tempo alle società per adeguarsi, perché tale legge si applica anche a chi ha già delocalizzato all'estero il traffico telefonico.

La normativa sui call center a difesa del nostro lavoro

In un contesto di difficoltà lavorativa nel nostro Paese, i call center rappresentavano una realtà che permetteva a molti giovani di lavorare e guadagnare in attesa di qualcosa di migliore, e per molte famiglie era un introito in più per sostenere le spese quotidiane. La delocalizzazione e il crollo degli impieghi in Italia, hanno creato una vera e propria "emorragia sociale", che con questa normativa si spera possa diminuire. Vedremo se coloro che vedevano a rischio il proprio posto ora saranno più sicuri, e se coloro che lo hanno perso potranno essere nuovamente reintegrati in quello che avevano.