Le ultime novità all'11 dicembre 2016 sulle Pensioni anticipate 2017 e sui precoci derivano dal quadro sempre più chiaro che sta emergendo dopo l'approvazione flash della Legge di Bilancio 2017 al Senato. Tra chi potrà andare in pensione graziato dai requisiti Fornero vi sono alcuni precoci e le donne dell'ultimo trimestre 57-58 con 35 anni di contributi. I primi invitano alla calma e a non andare alle urne prima che venga blindata la quota 41 attraverso i decreti attuativi. Il dubbio è che le misure approvate possano saltare se entro 60 gg non verranno definiti i dettagli e le modalità pratiche per aver accesso al beneficio.

Questi dovranno, come ricorda il giornalista Marro, del Corriere della Sera, essere fissati con il provvedimento attuativo, in quanto al momento restano solo sulla carta. Se tutto fosse confermato ecco chi potrebbe accedere alla pensione anticipata con Quota 41 dal 2017.

Pensione anticipata quota 41, ecco chi potrà usufruire del beneficio

L'articolo 1, co. 199 della legge di Bilancio per il 2017 ha finalmente riconosciuto un intervento a favore delle categorie di precoci definiti disagiati, che potranno accedere alla quiescenza dal 1 maggio 2017 con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica e senza alcuna penalizzazione. La platea non è universale, i beneficiari oltre a dover aver lavorato almeno 12 mesi in regola prima dei 19 anni devono risultare in possesso dell'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, ossia col cosiddetto sistema misto.

La quota 41 sarà concessa in ambito di risorse programmate, che per il 2017 ammontano a 360 milioni di euro, in favore di quanti ricadano in uno dei seguenti profili di tutela:

  • siano in stato di disoccupazione e siano privi di ammortizzatori sociali da almeno tre mesi al momento della domanda

  • assistono, all'atto della richiesta, da non meno di sei mesi, un parente di primo grado convivente disabile

  • abbiano una riduzione della capacità lavorativa, accertata come invalidità civile superiore o uguale al 74 per cento;

  • siano lavoratori dipendenti all’interno delle 11 professioni aggiunte a quelle usuranti ed indicate dal Governo come 'gravose' che devono svolgere da sei anni in via continuativa oppure appartengano appunto ai cosiddetti lavori usuranti o notturni, come cita l’articolo 1, commi da 1 a 3 del decreto legislativo del 21 aprile 2011, n. 67. Le 11 mansioni gravose ricomprendono: gli operai che lavorano nell'industria estrattiva o nell'edilizia, conciatori di pelli e pellicce, i conduttori e o gli autisti di gru o macchinari mobili utilizzati per la perforazione nelle costruzioni, quanti guidano convogli ferroviari ed il personale viaggiante, coloro che guidano Camion o mezzi pesanti. Risultano ricompresi nelle 11 professioni gravose anche gli addetti alle professioni sanitarie infermieristiche o ostetriche che lavorano su turni, addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza. Poi ancora i facchini e gli addetti allo spostamento delle merci, tutti coloro che smistano rifiuti e/o sono operatori ecologici. Rientrano tra le professioni definite gravose anche le maestre d'asilo nido e di infanzia.

Novità Pensione anticipata occhio al cumulo per precoci e donne

Al momento resta da comprendere se per i precoci varrà la ricongiunzione dei contributi gratuita, quel che è chiaro è che la quota 41 appena indicata non potrà essere usufruita da quanti sono entrati nel mondo del lavoro dopo il 1995, ossia col sistema contributivo puro e che il meccanismo dell'aspettativa di vita non è sospeso.

Dunque dal biennio 2019/2020 si potrà accedere alla pensione unicamente con 41 anni e 4 mesi, dal momento che per poter accedere alla pensione anticipata per gli uomini occorreranno 43 anni e 2 mesi, rispetto ai 42 anni e 10 mesi. Niente cumulo nemmeno per raggranellare i 35 anni di versamenti necessari a conseguire i requisiti per l'opzione donna ad esempio permettendo il cumulo della contribuzione presente nella gestione separata Inps.