Sulla riforma pensioni, le politiche per il lavoro, il piano di contrasto alla povertà il nuovo esecutivo guidato dal premier Paolo gentiloni proseguirà in sostanziale continuità con il percorso avviato dal Governo Renzi. Lo ha detto il nuovo premier illustrando oggi con un intervento in aula a Montecitorio le linee programmatiche del nuovo governo formato dopo le dimissioni di Renzi per effetto della sconfitta la referendum costituzionale de 4 dicembre scorso.

Governo, il nuovo premier: avanti su lavoro e pensioni

"L'impegno del governo - ha detto Gentiloni - sarà importante sul piano sociale".

Sul piano sociale tra le misure più importanti da attuare subito ci sono quelle previste dal piano di contrasto alla povertà, si deve completare e in parte attuare anche il Jobs act (la riforma del mercato del lavoro) e vanno attuate anche le misure introdotte con la prima parte di riforma Pensioni che cerca di rendere meno rigida la legge Fornero, quindi l'Anticipo pensionistico nella sua doppia versione (volontario e social), la proroga di Opzione donna fino al 31 dicembre 2015 mentre c'è chi spera che la misura possa diventare strutturale, l'ampliamento della no tax area per i pensionati, l'aumento delle pensioni più basse, le novità sul cumulo gratuito dei contributi previdenziali.

Gentiloni: al lavoro per rafforzare la ripresa economica

Tutte misure su cui dovrà in particolare lavorare per l'esecutivo il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti riconfermato dal nuovo premier. Il nuovo governo lavorerà anche per "completare - ha spiegato oggi in aula alla Camera il nuovo premier con pieni poteri - la riforma de lavoro, le procedure sulle norme per l'anticipo pensionistico".

Oltre alle questioni urgenti sul piano sociale, l'esecutivo "intende accompagnare e rafforzare - ha sottolineato Gentiloni - la ripresa economica, con il piano sulle infrastrutture, con il piano dell'industria 4.0, con un nuovo slancio - ha spiegato il nuovo primo ministro - sulla green economy".