Nonostante la Legge di Stabilità abbia previsto l'introduzione del meccanismo di Quota 41, i lavoratori precoci si vedono ancora costretti a lanciare nuovamente l'allarme visto che gli interventi inseriti nella nuova finanziaria potrebbero non bastare per l'intera categoria.
Quota 41 in Lds ma non per tutti
Il meccanismo di Quota 41, infatti, darebbe la possibilità ai lavoratori di lasciare anticipatamente l'attività lavorativa dopo aver maturato almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica e senza andare in contro a nessun tipo di penalizzazione.
Misura che viene limitata soltanto ad una platea ristretta, ovvero a coloro che hanno iniziato il versamento dei contributi almeno 12 mesi prima del compimento del 19 esimo anno di età e che hanno svolto mansioni prevalentemente usuranti.
La Legge di Stabilità 2017, inoltre, avrebbe imposto un'altra limitazione. Stando a quanto recita il testo ufficiale pubblicato nei giorni scorsi nella Gazzetta Ufficiale, infatti, la misura abbraccerebbe i lavoratori che hanno perso il lavoro per causa involontaria e che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi, coloro che assistono familiari con invalidità pari o superiore al 74 % (i cosiddetti caregivers) e i lavoratori che svolgono da almeno sei anni mansioni particolarmente gravose.
La misura riguarderebbe soltanto 25 mila lavoratori che sarebbe solo una piccola parte di coloro che effettivamente andrebbero salvaguardatati. E' questo il motivo che spinge i lavoratori precoci a lanciare un nuovo grido d'allarme che potrebbe addirittura portare all'inizio di una nuova battaglia nel 2017.
L'Ape Social per i disoccupati senza ammortizzatori
Anche l'Ape Sociale sarà un intervento riservato ai disoccupati involontari a condizioni che abbiano compiuto almeno 63 anni di età anagrafica e siano in possesso di almeno 30 anni di versamenti contributivi. L'Ape Sociale, a differenza della Quota 41, sarà una sorta di prestito di circa 1.500 euro lordi mensili erogato dallo Stato fino al raggiungimento dei requisiti utili al pensionamento di vecchiaia.