Il Tribunale del Lavoro di Roma ha condannato il ministero dell'Istruzione al pagamento del risarcimento nei confronti di dieci docenti precari della Scuola per il reiterato rinnovo dei contratti a tempo determinato, oltre al riconoscimento dell'anzianità di servizio. Ai docenti andranno dieci mensilità risultanti dall'ultima busta paga goduta, oltre al pagamento degli interessi. L'ultima sentenza a favore del riconoscimento dei diritti stipendiali è resa nota dal sindacato Anief che invita i docenti precari, ma anche quelli di ruolo per gli anni di precariato, al ricorso collettivo.

Docenti precari scuola: ricorso anni supplenza e scatti ruolo

Il giudice del Tribunale romano ha riconosciuto, pertanto, il danno subito dai dieci insegnanti per il contrasto con la normativa della Comunità europea: nello specifico, il ministero dell'Istruzione non ha tenuto conto della Direttiva numero 70 del 1999 che impone la non discriminazione del lavoro precario per quanto concerne lo stipendio. Pertanto, i docenti che hanno presentato ricorso, hanno diritto ad incassare gli incrementi retributivi connessi all'anzianità del servizio, così come disciplinato dal contratto collettivo del comparto della scuola, a decorrere dal primo contratto a termine. Dunque, sulla base delle sentenze numero 22556 e 22558 della Corte di Cassazione, il giudice del Lavoro ha stabilito che i precari avessero diritto alla parità di retribuzione rispetto ai docenti di ruolo, con il riconoscimento del primo scatto di anzianità al termine dei primi due anni di supplenza, corrispondente a una mensilità aggiuntiva per ciascun anno.

Il risarcimento, inoltre, comprende il pagamento da una a dieci mensilità per l'illegittima reiterazione dei contratti a termine dopo i trentasei mesi di insegnamento svolti sui posti annuali, ovvero con scadenza al 30 giugno o al 31 agosto.

Precari scuola: chi può presentare ricorso?

La sentenza, complessivamente, stabilisce il risarcimento sia per il superamento dei 36 mesi di supplenza con contratti a tempo determinato che per il non riconoscimento degli scatti di anzianità dei docenti precari della scuola.

Infatti, come spiegato dal Presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, i precari potranno chiedere il riconoscimento degli scatti di anzianità per i precedenti 10 anni se dovessero avere almeno due anni di supplenza. Ma potranno ricorrere anche i docenti già di ruolo per vedersi riconoscere tutto il servizio preruolo, impugnando il decreto riguardante la ricostruzione della carriera se non dovesse essere riconosciuto per intero l'insegnamento da precario svolto dopo i primi quattro anni.