Le ultime notizie Scuola ad oggi, venerdì 2 dicembre, riguardano il rinnovo del contratto secondo l'intesa raggiunta mercoledì scorso tra governo e sindacati. Mettendo da parte l'aspetto economico legato agli aumenti stipendiali, di cui abbiamo parlato già diffusamente, concentriamo la nostra attenzione, invece, su quelli che potrebbero essere gli scenari futuri per quanto il rapporto di lavoro.
Ultime news scuola, venerdì 2 dicembre 2016: legge 107 'ridimensionata' dal nuovo contratto?
Secondo quanto firmato da governo e sindacati, infatti, dovremmo assistere ad una rivisitazione del rapporto tra legge e contrattazione, con quest'ultima che dovrebbe tornare ad assumere una posizione prioritaria.
Che cosa significa questo? Che la riforma Buona Scuola, o meglio la legge 107, potrebbe andare incontro a sostanziali modifiche, anche e soprattutto in quei punti ampiamente criticati dai sindacati.
Per esempio, in merito alla questione del bonus premiale destinato ai docenti 'meritevoli', ricorderemo la battaglia (persa) per una negoziazione dei premi. Dunque, dal prossimo anno, potrebbero essere riviste le regole in base alle quali assegnare i bonus valutazione agli insegnanti: il merito potrebbe addirittura rientrare nella contrattazione d'istituto.
Bonus merito docenti, chiamata diretta e formazione obbligatoria: cosa potrebbe cambiare
Anche la contestatissima chiamata diretta dei docenti potrebbe subire importanti modifiche, con un sostanziale ridimensionamento dei poteri affidati nelle mani dei dirigenti scolastici.
La scorsa estate, la trattativa Miur-sindacati per la sequenza contrattuale relativa alla chiamata diretta fallì miseramente ad un passo dal raggiungimento dell'accordo, proprio perchè i sindacati insisterono sulla limitazione della discrezionalità di scelta da parte dei DS.
Oggetto di contrattazione, infine, potrebbe diventare anche il discorso legato alla formazione obbligatoria dei docenti: dall'applicazione rigida e pragmatica esposta nella legge 107 si potrebbe arrivare ad un'intesa più elastica, soprattutto per quanto concerne l'aumento delle ore di impegno per gli insegnanti.