Il Miur ha pubblicato il bando relativo al conseguimento dell'abilitazione in sostegno. Il requisito essenziale per accedervi è possedere già l'abilitazione all’insegnamento relativo al grado di Scuola per il quale si intende conseguire la specializzazione in sostegno. I percorsi sono attivati per l’anno accademico 2016/17 dagli Atenei, anche convenzionati tra loro, limitatamente i posti disponibili per ogni Ateneo con decreto del Ministero. Il termine dei percorsi, incluso l’esame finale, è previsto entro e non oltre il termine dell’anno accademico 2016/7.

La commissione pubblicherà il calendario delle prove scritte o pratiche entro 10 giorni dalla pubblicazione dei risultati del test preliminare. Le prove orali avranno invece inizio almeno una settimana dopo la data della pubblicazione del calendario. I candidati che nelle selezioni precedenti dei corsi di specializzazione in sostegno sono risultati vincitori sono ammessi in soprannumero. Per quanto riguarda il TFA vero e proprio che consente l'abilitazione, ancora nulla di nuovo.

La riunione che doveva tenersi ieri tra il Miur e i sindacati, sulle deleghe della legge 107/2015, è stata rinviata. L'attesa, che ormai va avanti da più di un anno, diviene sempre più lunga, facendo aumentare a dismisura il numero di pretendenti all'abilitazione.

L'unica cosa sicura è che il TFA non uscirà prima di gennaio 2017, come ha già spiegato Marco Campione della sottosegreteria di Davide Faraone. Non si capisce perché ci si ostini a rimandare quella che per il ministro Stefania Giannini è solo una "fabbrica di illusioni", come aveva detto pochi giorni fa.

“TFA e PAS sono fabbriche di illusioni che hanno prodotto solo frustrazioni per chi li ha frequentati (pagando) e per chi vi ha insegnato.

Stiamo preparando una delega che metterà ordine in questo campo: formare ottimi insegnanti a partire dagli anni universitari, evitando corsi successivi a pagamento. Poi, conseguita la laurea, il tirocinio si farà in classe. Non c’è dubbio che la conoscenza della disciplina venga sempre prima della didattica”.