Novità sul prossimo concorso nella Scuola del 2018 sono riportate nel decreto attuativo della legge 107/2015, approvato qualche giorno fa dal Governo Gentiloni, e riguardano l'accesso alle prove, l'abilitazione, i crediti ed lo stipendio assicurato ai vincitori. Innanzitutto l'accesso al concorso: non sarà più obbligatorio avere l'abilitazione, ma sarà sufficiente la laurea che dovrà essere, però, di cinque anni. Inoltre saranno necessari esami aggiuntivi per un totale di ventiquattro crediti nelle materie di Pedagogia e di Didattica e la certificazione pari al livello B2 di una lingua straniera.

Occorrerà, inoltre un attestato che attesti le capacità telematiche ed informatiche.

Concorso docenti 2018, come si accede e tirocinio nella scuola

Il fatto che sia stata eliminata l'abilitazione per accedere ai concorsi nella scuola comporta, però, l'aggravamento del percorso successivo al superamento del concorso stesso. Chi lo vincerà, in altre parole, non avrà immediatamente la cattedra di una scuola e non percepirà nemmeno lo stipendio riservato ai vincitori agli inizi della carriera di insegnamento (di più o meno 1.300 euro). Chi vincerà il concorso stipulerà un contratto di formazione iniziale e di tirocinio con l'ufficio scolastico della regione di appartenenza che permetterà l'iscrizione ad un corso di specializzazione della durata di un anno, a tempo pieno, in un'università del territorio oppure presso il conservatorio o l'accademia.

In tutto sono previsti sessanta crediti formativi dei quali almeno sedici dovranno derivare dal tirocinio da svolgersi a scuola. I sedici crediti, a loro volta, saranno suddivisi in dieci di tirocinio diretto con la presenza dell'insegnante in classe e sei tramite le attività di osservazione.

Assunzioni docenti scuola 2018 tramite concorso: quale sarà la retribuzione?

Capitolo a parte per i vincitori dei prossimi concorsi nella scuola sarà la retribuzione pari a circa un terzo della classe "0" dell'inizio di carriera. Pertanto è previsto che il docente neoassunto abbia diritto a quattrocento euro per dieci mensilità annuali, come indicato dalla relazione accompagnatoria al decreto legislativo stesso.

Inoltre è possibile che chi svolga il corso annuale non lo superi: in tal caso, la sanzione prevista è quella della risoluzione del contratto, mentre chi lo superererà accederà al secondo dei tre anni di tirocinio e potrà svolgere anche delle supplenze brevi. Lo stipendio sarà uguale a quello del primo anno. Col superamento del secondo anno, i vincitori del concorso nella scuola accederanno all'ultimo anno nel quale potranno svolgere anche supplenze annuali e la retribuzione sarà pari a quella dei relativi supplenti.