Cambiano nel tempo i requisiti di età e di anni di contributi per andare in pensione anticipata dal 2017. Con la riforma delle Pensioni varata nel 2011 e i successivi incrementi di età e di contributi necessari, infatti, si modificano le nuove soglie per le pensioni anticipate, sia per chi rientri nel sistema retributivo che contributivo. La pensione anticipata sarà possibile anche per le giovani generazioni, ovvero per coloro che hanno iniziato a versare contributi in una data successiva al 1° gennaio 1996, ma con qualche variante. Infatti, per questi contribuenti, il calcolo della pensione futura avverrà con il sistema pienamente contributivo, meno vantaggioso ai fini dell'assegno.
Pensioni anticipate dal 2017al 2030: il requisito dell'età
Per andare in pensione anticipata, oltre alla possibilità pienamente contributiva, ovvero i 42 anni e dieci mesi per i lavoratori e i 41,10 per le lavoratrici per il triennio 2016-2018 (limiti da aumentare di 5 mesi per il biennio successivo), i lavoratori post 31 dicembre 1995 nel triennio 2016-2018 potranno uscire anticipatamente a 63 anni e sette mesi di età purché abbiano versato non meno di venti anni di contributi. La verifica si può fare anche dalla propria data di nascita: per la pensione anticipata del 2017, i contribuenti non dovranno essere nati oltre il 1° di giugno del 1954 e, per il 2018, oltre il primo giorno di giugno del 1955.
Con l'aggiornamento della speranza di vita dell'Istat, nel biennio 2019-2020 per andare in pensione anticipata occorreranno 5 mesi in più, ovvero i 64 anni. Pertanto, potranno andare in pensione anticipata nel 2019 i contribuenti che saranno nati entro il 1° gennaio del 1956 e 1957. Dal biennio successivo, ovvero dal 2021-2022, l'incremento di vita determinerà la crescita di 3 mesi dell'età per la pensione anticipata.
Pertanto, occorreranno 64 anni e tre mesi con date di nascite limite fissate al 1° dicembre 1957 e 1958. Nel 2023-2024 la pensione sarà aumentata a 64 anni e cinque mesi con date di nascita determinate all'inizio di agosto del 1959 e del 1960. Sessantaquattro anni e 9 mesi saranno necessari nel 2025 e 2026 con nascita entro il 1° giugno 1961 e 1962.
Uscita dal 2031 al 2050: quali età per la pensione anticipata
Sessantacinque anni occorreranno per la pensione anticipata del 2027 e del 2028: bisognerà, pertanto, non essere nati dopo il 1° gennaio del 1963 e 1964. Nel biennio successivo occorreranno 65 anni e 2 mesi di età per la pensione anticipata (nascita, rispettivamente, entro il 1° novembre 1964 e 1965), mentre 65 anni e 5 mesi occorreranno dal 2031-2032 (nati entro il 1° agosto del 1966 e 1967). I successivi incrementi dell'età dell'uscita anticipata (65 anni e 8 mesi), si avranno nel 2033-2034 (1° maggio 1968 e 1969) e due mesi in più dal 2035-2036 (65 anni e dieci mesi, nascite entro il 1° marzo 1970 e 1971). Di due mesi per ogni biennio, gli aumenti di età per la pensione anticipata si avranno nel 2037-2038 (66 anni, 1° gennaio 1972 e 1973), nel 2039-2040 (66 anni e due mesi, 1° dicembre 1972 e 1973), nel 2041-2042 (66 anni e 4 mesi, nati entro il 1° settembre 1975 e 1976), nel 2043-2044 (a 66 anni e 6 mesi, nascite entro il 1° luglio 1977 e 1978), nel 2045 e 2046 (66 anni e 8 mesi, nati entro il 1° maggio 1979 e 1980), nel 2047 e 2048 (66 anni e 10 mesi, nati entro il 1° marzo 1981 e 1982) e, infine, nel 2049 e 2050 quando per la pensione anticipata occorreranno 67 anni e la nascita entro il 1° gennaio 1983 e 1984.