Scatteranno dal prossimo aprile 2017 i tagli sulle Pensioni Inps che nell'anno 2015 erano state beneficiarie del meccanismo dell'adeguamento al costo della vita. E' la notizia di oggi riportata dal quotidiano Il Messaggero sulla base della nota dell'Inps sul rinnovo delle pensioni. I tagli saranno corrisposti a partire dal quarto pagamento delle pensioni dell'anno 2017 (in precedenza era stato ipotizzato febbraio) e saranno variabili in rapporto all'importo delle stesse mensilità. Sono noti, infatti, le somme che gli italiani si vedranno decurtare dalle proprie pensioni: non sono cifre rilevanti, ma il Governo Gentiloni non ha proceduto, fino ad oggi, ad azzerare i rimborsi come era successo con il precedente Esecutivo per l'anno 2016.

Pensioni 2017: quali importi dell'Inps verranno decurtati?

Le pensioni interessate ai tagli dell'Inps sono quelle che, nel 2015, avevano beneficiato di un importo maggiore rispetto alle previsioni dell'adeguamento all'inflazione. Infatti, l'incremento dei prezzi risultante a fine anno era stato leggermente inferiore a quanto preventivato ad inizio 2015. La differenza, pertanto, consiste nel dato consuntivo dello 0,2 per cento rispetto al preventivo dello 0,3 per cento. Il risultato (0,1 per cento) dovrà essere prelevato sulle pensioni del 2017 a partire da aprile. Secondo quanto fa sapere l'Inps, la decurtazione avverrà in quattro rate. E' possibile che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenga con un emendamento per variare il decreto Milleproroghe di fine 2016 ed azzerare i mini tagli prorogando ancora di un anno il termine del pagamento.

Decurtazione pensioni Inps del 2017: qual è l'importo dei tagli?

Per quanto riguarda gli importi che i contribuenti si troveranno decurtati sulle proprie pensioni, i tagli saranno pieni per le pensioni fino a tre volte il minimo decretato dall'Inps, ovvero fino a 1.502,64 euro. Al di sopra di questo tetto, invece, le trattenute opereranno con percentuali via via decrescenti al crescere delle pensioni, fino ad abbassarsi al 45 per cento per gli importi più alti.

Sulle pensioni della maggior parte degli italiani, ovvero per quelle fino a mille e cinquecento euro lordi al mese (1.250 euro netti circa), la decurtazione lorda ammonterà a circa 19 euro, corrispondenti a 13 euro netti.