Dopo le richieste della Commissione europea rischia di essere rinviata la riforma Pensioni varata dal Governo Renzi e che dovrebbe essere attuata dal Governo Gentiloni? "No", risponde senza esitazioni, in un'intervista concessa al Corriere della Sera, Marco Leonardi, docente di economia politica alla Statale di Milano, consulente economico di Palazzo Chigi, l'uomo che si occuperà dell'attuazione della riforma pensioni al posto dell'ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini che ha coordinato nei mesi scorsi il tavolo di confronto tra l'esecutivo e le parti sociali concluso con la sottoscrizione di un verbale d'intesa generale seppur con gli opportuni distinguo tra le parti.

Pensioni, parla Marco Leonardi: nessun rischio

A chiedere una smentita ufficiale da parte dell'esecutivo, dopo "alcune indiscrezioni giornalistiche" che raccontavano di una riforma previdenziale a rischio slittamento dopo i richiami di Bruxelles, era stato il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano, che aveva definito "inaccettabile" l'ipotesi di rinvio o modifiche che mettessero a rischio le misure già varate dopo un lungo confronto con le organizzazioni sindacali. Quindi, stando alle parole di Leonardi, la riforma pensioni non corre nessun rischio con la manovra bis chiesta al governo italiano dalla Commissione europea per far tornare i conti.

'I decreti attuativi saranno varati entro il 2 marzo'

Dunque, si resta in attesa dei decreti che attuano la riforma pensioni (i Dpcm, decreti della presidenza del consiglio) che prevede diverse misure: dall'Anticipo pensionistico (volontario e sociale) all'aumento e all'ampliamento della platea dei beneficiari della quattordicesima; dall'Opzione donna estesa all'estensione della no tax area pensionati; dai benefici per i lavoratori precoci al cumulo gratuito dei contributi previdenziali; dall'estensione dei lavori usuranti e gravosi allo stop alle penalizzazioni sulla pensione anticipata previste dalla legge Fornero.

I decreti del governo per l'attuazione della riforma pensioni devono essere varati entro il 2 marzo prossimo. I tempi stringono, ma non c'è nessun rischio rinvio, almeno secondo Marco Leonardi che rassicura: "Rispetteremo i tempi dei Dpcm e l’Ape, come prevede la legge - ha detto il consulente economico di Palazzo Chigi a proposito dell'Anticipo pensionistico - partirà dal primo maggio 2017".