Da quest'anno viene ampliata la platea dei beneficiari potenziali della quattordicesima sulla Pensioni, ovvero la somma aggiuntiva del trattamento pensionistico estesa con la riforma pensioni varata dal Governo Renzi e ora in fase di attuazione da parte del Governo Gentiloni. L'erogazione della quattordicesime è legata a determinate situazioni reddituali personali dei pensionati a favore di persone over 64 che percepiscono una o più pensioni coperta dall'assicurazione generale obbligatoria e delle forme esclusive, sostitutive ed esonerative della stessa gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria.
Pensioni, estesa la quattordicesima
Ad illustrare nei dettagli questo provvedimento introdotto nella legge di Bilancio 2017 è Il Sole 24 Ore oggi in edicola che dedica ampio spazio alle novità in arrivo sul fronte della riforma pensioni e in particolare a tutte le regole che agevolano l'uscita anticipata dal lavoro e l'accesso ai prepensionamenti. L'integrazione che verrà erogata nel mese di luglio è calcolata in rapporto ai contributi complessivamente versati nella gestione previdenziale di appartenenza a carico della quale viene liquidato il trattamento pensionistico principale. Per i trattamenti pensionistici liquidati in regime internazionale vengono tenuti in considerazione soltanto i contributi previdenziali accreditati in Italia.
In ogni caso occorre tenere in considerazione il reddito complessivo personale.
Novità in arrivo anche sul cumulo
Sino all'anno scorso la 14esima sulle pensioni veniva concessa soltanto ai pensionati con un reddito individuale inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo Inps a carico dell'Ago, mentre da quest'anno, con la riforma pensioni Renzi-Poletti, viene concessa anche ai pensionati che percepiscono sino a due volte il trattamento pensionistico minimo.
Sul fronte previdenziale, con nuovo anno in arrivo novità importanti anche in materia di cumulo gratuito di due o più forme di assicurazione obbligatoria: l'istituto - come spiega la guida de Il Sole 24 Ore oggi in edicola - è stato esteso anche ai trattamenti pensionistici anticipati con 41 anni 10 mesi di contributi per le lavoratrici e 42 anni 10 mesi per gli uomini.