Con la riforma del reclutamento le graduatorie d'istituto di seconda e terza fascia si troveranno di fronte a moltissimi cambiamenti che appunto stravolgeranno l'accesso al ruolo di questi docenti inseriti nella cosiddetta fase transitoria. Docenti abilitati o con diversi anni di servizio, insomma docenti che regolarmente insegnano. Queste novità sono contenute nelle deleghe scuola in discussione nelle commissioni istruzione e cultura di camera e senato.

Riforma reclutamento: ecco i cambiamenti in arrivo per seconda e terza fascia

Come dicevamo la riforma del reclutamento sarà accompagnata da una fase transitoria molto articolata che interesserà i docenti abilitati della seconda fascia d'istituto, ed i docenti non abilitati della terza fascia d'istituto con 36 mesi di servizio anche non continuativo.

La fase transitoria era già prevista dalla legge 107/2015 (buona Scuola) e con i decreti attuativi si è andati nello specifico delineando i percorsi di queste due categorie di docenti. La fase transitoria della riforma del reclutamento così come stabilito dall'articolo 17 dovrebbe far confluire questi docenti (abilitati e non abilitati) nel percorso triennali di tirocinio formativo che si attiverà dal 2020/2021, dopo il concorso a cattedra e al termine del quale si potrà accedere al ruolo.

Attivazione terzo ciclo tfa e III fascia d'istituto: cosa prevede la riforma sul reclutamento

In attesa quindi dell'entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento dei docenti, durante questa fase transitoria può essere indetto un nuovo TFA, spesse volte annunciato ma che non ha mai visto la luce.

Il terzo ciclo TFA però può essere indetto solamente per quelle classi di concorso esaurite e che quindi necessitano di docenti abilitati per coprire i posti liberi. Ai docenti della terza fascia d'istituto con i 36 mesi di servizio anche non continuativi invece è riservata una quota di posti nel concorso per accedere al ruolo nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

A differenza però dei loro colleghi abilitati, i docenti di terza fascia dovranno svolgere sia la prova scritta che orale al concorso, poi dovranno conseguire il diploma di specializzazione per l'insegnamento secondario ed infine svolgere il terzo anno di tirocinio. Ricordiamo infine che questo meccanismo se attuato dovrebbe limitare le supplenze annuali e le supplenze con la messa a disposizione.