Forse qualcosa sta cambiando davvero nel mondo del Lavoro italiano: una trentenne di Mestre, incinta al nono mese, è riuscita ad ottenere un contratto presso una locale azienda di web design. Una notizia che lascia basiti nel nostro Paese, dove le donne incinte sono ancora pesantemente penalizzate sul lavoro e tutto ciò influisce purtroppo sulla bassa natalità nazionale. Ma se è successo questo, vuol dire che le aziende italiane stanno cominciando a guardare al futuro. Martina Camuffo, 36 anni, ha firmato il contratto nonostante tra pochi giorni debba partorire, assunta da Samuele Schiavon e Stefano Serena, titolari di "The creative way", un'azienda di web design e web development in piena espansione.

Samuele e Stefano sono disposti anche ad aspettarla per i prossimi cinque mesi di maternità perchè non vogliono assolutamente rinunciare alla sua esperienza e professionalità.

La novità

La storia di Martina è una grossa novità proprio nel suo essere un'eccezione: vuol dire che i piccoli e medi imprenditori, di fronte alla perdita di domanda di lavoro, stanno iniziando a riconsiderare quelle categorie che, fino a poco tempo fa, erano categoricamente escluse dai colloqui di lavoro. Anche perché, nel caso della giovane veneta, c'è anche qualche triste esperienza dietro: la moglie di uno dei suoi nuovi datori di lavoro era stata licenziata in tronco appena aveva comunicato la sua prima Gravidanza e con la seconda le cose non sono certo migliorate.

Insomma, la scelta di Samuele e Stefano può essere definita una scommessa vinta: sicuramente, trascorso il periodo di maternità, Martina tornerà al lavoro più in forma che mai. In fondo, un impiego permetterebbe alla mente femminile di allontanare da sé una possibile depressione post partum. Se si tiene conto che nelle aziende private è praticamente impossibile trovare impiegate con il pancione, l'episodio di Martina è persino un record, come sottolineato dalla delegata sindacale Federica Vedova: "Non avevamo mai sentito una storia del genere, semmai solo il contrario".