Con l’imminente approdo del decreto Madia in Consiglio dei Ministri, previsto per metà febbraio, la vita per i dipendenti statali diventerà più dura. Il decreto sul pubblico impiego, in primo luogo, dovrà sciogliere i nodi che lo hanno portato ad essere bocciato dalla Consulta lo scorso novembre e uno dei punti cardine riguarderà le nuove procedure di licenziamento.

Un vademecum sui comportamenti rischiosi

Nel decreto saranno elencati i comportamenti rischiosi che potrebbero portare al cosiddetto "licenziamento disciplinare". Una sorta di vademecum sulle cose che non bisogna fare per non perdere il posto di Lavoro.

Si partirà sempre dalla pratica molto diffusa dei "furbetti del cartellino". Una decisa stretta su quel fenomeno che spesso finisce sui media e che mette in cattiva luce tutto l’universo dei dipendenti pubblici. L’elenco dei comportamenti poco virtuosi comprenderà anche il fine settimana o il ponte allungato da malattie frequenti. In pratica, nel provvedimento saranno specificati i giorni in cui sarà meglio non assentarsi. Sotto la lente di ingrandimento finiscono il venerdì ed il lunedì e tutti i giorni immediatamente precedenti o successivi a ferie, festività particolari o grandi eventi. Sono le giornate che mediamente fanno registrare il più alto numero di assenze tra i dipendenti statali.

Licenziamenti veloci e dirigenti a rischio

Cambierà anche la procedura di licenziamento, con tempi drasticamente ridotti. L’iter del licenziamento disciplinare durerà 90 giorni. In pratica, in 3 mesi il dipendente poco virtuoso, incappato in quelle pratiche che verranno considerate suscettibili di procedure disciplinari, potrebbe perdere il posto di lavoro.

Resta in vigore la cosiddetta procedura sprint che accorcia ancora di più i tempi, riducendoli a soli 30 giorni per i furbetti del cartellino e che sarà estesa a tutte le pratiche illecite accertate in flagranza. Le sanzioni, anche quelle gravi che comportano il licenziamento, non lasceranno fuori i dirigenti e responsabili di servizio, qualora la loro condotta sia tesa a "chiudere un occhio" coprendo i comportamenti sanzionabili dei dipendenti.