"Abbiamo seguito passo passo il provvedimento del suo esame alla Camera, al fine di garantire una corretta trasposizione nel testo di legge del verbale sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Governo", sono le parole del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano che avrebbe lasciato trasparire l'inizio di una nuova battaglia sulla previdenza.

Pensioni, approvati alcuni emendamenti

Il deputato del Partito Democratico, infatti, avrebbe annunciato in una nota alcuni passi importanti da compiere sulla previdenza che dovrebbero riguardare l'ottava misura di salvaguardia per gli esodati, l'opzione contributivo donna, l'estensione della Quota 41 a favore dei lavoratori precoci e lo stop alle ricongiunzioni onerose.

Misure che, seppur ripresi nella nuova Legge di Stabilità si sono rilevati insufficienti per soddisfare le intere platee di potenziali beneficiari. Nei giorni scorsi, infatti, lo stesso Damiano assieme al Capogruppo del Pd Maria Luisa Gnecchi avrebbe presentato alcuni emendamenti che potrebbero riaprire un'altra parentesi al tema Pensioni. "Abbiamo fatto approvare un emendamento sull'ottava salvaguardia che ha aumentato il numero di 3 mila lavoratori portandolo a 30.700" ha specificato Cesare Damiano.

Pronti i correttivi per l'Ape agevolato

L'altro emendamento, invece, riguarderebbe l'inclusione nel regime sperimentale donna delle lavoratrici che nell'ultimo trimestre del 2015 hanno compiuto 57 o 58 anni di età.

Di fondamentale importanza, è il lavoro che sta svolgendo la Commissione Lavoro alla Camera al fine di apportare dei correttivi all'Ape Social che come già tanti sanno prevede il pensionamento solo per alcune categorie di lavoratori più svantaggiate. Lo scopo di Damiano, infatti, consisterebbe nell'estensione della misura ad una platea più ampia, con particolare riguardo ai lavoratori gravosi che per accedere al beneficio dovranno dimostrare di aver svolto per almeno 6 anni consecutivi attività gravosa.

"Purtroppo, molto raramente, un operaio edile a 63/65 matura 36 anni di contributi, in quanto lavora solo alcuni mesi l'anno", ha spiegato ancora l'ex ministro del Lavoro ricordando anche la necessità per i lavoratori usuranti di abbassare il requisiti contributivo dai 36 anni previsti ai 35.