Le ultime news al 17 febbraio 2017 sulle Pensioni anticipate precoci riguardano quanti potranno accedere alla Quota 41 dal 1 di maggio e le rimostranze dei lavoratori attivi su Facebook. Si fa sempre più chiaro l'identikit dei beneficiari, mentre si è in attesa dei decreti attuativi che dovrebbero arrivare entro il 2 marzo. Ma i lavoratori dal canto loro continuano la battaglia per estendere il beneficio a tutti i precoci. Sul sito change.org continua giornalmente la raccolta firme che ha superato le 23.000 per rilanciare il DdL 857 di Damiano.

Lo scopo è far si che tra pochi giorni, il 21 febbraio, i sindacati riescano ad ottenere per loro l'estensione della Q41. Se così non fosse, ecco ad oggi chi potrà beneficiare della pensione anticipata dopo 41 anni di contributi.

Precoci 2017, chi potrà accedere alla pensione dal 1 maggio?

Per precoci si intendono quanti hanno alle spalle 41 anni di contributi versati ma che posseggono almeno 12 mesi di contributi maturati da lavoro effettivo, anche non continuativi, prima del compimento del 19esimo anno d'età e che vertano in una condizione detta disagiata. Tra queste il Governo ha elencato alcune categorie di potenziali beneficiari:

  • gli inabili al lavoro con disabilità almeno pari al 74%
  • i disoccupati di lungo corso che siano privi di ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi all'atto della domanda di pensione
  • I care giver di un parente di primo grado disabile convivente da almeno 6 mesi
  • coloro che svolgono uno degli 11 mestieri definiti gravosi dall'esecutivo, come: operai industria astrattiva, conciatori della pelle, guidatori di treni o mezzi pesanti, maestre nido e infanzia, operatori ecologici etc..
  • lavoratori dipendenti addetti a mansioni usuranti o a lavoratori notturni individuati dal Dlgs 67/2011

Pensioni 2017 e Q41, cosa accade se non bastano le risorse?

I precoci potenzialmente beneficiari dovranno inoltre fare i conti con le risorse effettivamente stanziate, dunque, nonostante si sia in possesso dei requisiti non è certo l'accesso alla pensione.

In caso di mancanza di fondi questa sarà la procedura utilizzata: la decorrenza dei trattamenti verrà differita, con criteri di priorità dei requisiti agevolati, che saranno dal Dpcm che resta atteso entro il 2 marzo 2017. A parità di requisiti, infatti, si osserverà la data di presentazione della richiesta, lo scopo è quello di garantire un numero di pensionamenti che non ecceda le risorse stanziate.

Le risorse stanziate ammontano a 360 milioni di euro per il 2017, a 550 per il 2018, e a 570 milioni di euro per l'anno anno 2019 e a 590 a decorrere dall'anno 2020. Il decreto sarà fondamentale perché permetterà di ottenere specifiche tecniche sui beneficiari, quali la documentazioni da presentare, le condizioni precise per l'accesso e le caratteristiche specifiche inerenti le attività considerate gravose.

Novità pensione anticipata precoci, redditi cumulabili?

Chi dal 1 maggio avrà accesso alla pensione attraverso il beneficio della quota 41 non potrà cumulare nessun altro reddito da lavoro, subordinato o autonomo, per tutto il tempo dell'anticipo. Ossia gli uomini non potranno cumulare altri redditi per 1 anno e 10 mesi, fino al raggiungimento dell'anzianità contributiva ordinaria comprensiva degli aumenti relativi all'aspettative di vita, e le donne per almeno 10 mesi. Ricordiamo altresì che l'anticipo sarà possibile per quanti ricadono nel cosiddetto sistema misto siano essi lavoratori dipendenti, del pubblico impiego o lavoratori iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Per sistema misto si intende che siano in possesso di contributi al 31/12/1995.

Non potranno purtroppo, pur essendo in possesso dei requisiti sopra elencati, accedere al beneficio quanti risultino iscritti alla gestione separata dell'Inps, all'Inpgi o alle altre casse professionali, poiché questi lavoratori mantengono le normative differenti da quelle vigenti nell'assicurazione pubblica. L'ennesima ingiustizia?