Lo scorso mese di luglio alcuni rappresentanti del Gruppo FB "Lavoratori Precoci Uniti a tutela dei propri diritti" consegnavano all'On.le Boldrini e all'On.le Sacconi le 50mila firme raccolte per ottenere la discussione in Parlamento del DDL 857 Damiano, fermo da oltre quattro anni. Da allora, non solo il DDL 857 non è stato discusso, ma neppure inserito in calendario.
Nelle more è cambiato il Governo ed è stata approvata la legge di stabilità, legge che però non soddisfa assolutamente nè i lavoratori precoci nè i tardivi.
Infatti, anche se finalmente è stato riconosciuto il termine "precoce" e fissato il limite dei 41 anni di contribuzione, quest'ultimo vale solo per i lavoratori con maggiori difficoltà: disoccupati senza ammortizzatori sociali ed invalidi oltre al 75%; nessuna modifica invece per quanto riguarda l'aspettativa di vita, la vera "spada di Damocle" posta sulla testa dei lavoratori dalla Legge Fornero.
APE nuovo flop?
L'introduzione infine del progetto sperimentale denominato APE (anticipo pensionistico), per coloro che hanno raggiunto i 63 anni di età e si trovano a non più di 3 anni e 7 mesi dal pensionamento di vecchiaia, non convince i lavoratori che dovrebbero accollarsi un prestito ventennale da restituire con rate mensili una volta conseguita la pensione.
DDL 857 Damiano unica speranza?
Portare alla discussione il DDL Damiano è pertanto, allo stato, l'unica speranza di modificare la Legge Fornero.
E' il DDL Damiano, ancora fermo sul tavolo del Governo, l'unica proposta di legge che, allo stato, permetterebbe ai giovani l'ingresso nel mondo del lavoro, ai precoci l'uscita e la messa in quiescenza con un massimo di 41 anni di versamenti contributivi e ai tardivi la possibilità di fissare il raggiungimento del requisito pensionistico a 62 anni di età (contro gli attuali 67) e 35 di contributi e una piccola penalizzazione.
Difficile quindi mollare la speranza e la lotta.
Il Gruppo quindi, in attesa di nuove ed incisive iniziative nelle piazze di tutta Italia, ha lanciato, su una piattaforma online, una petizione per raccogliere nuovamente quelle 50mila firme necessarie alla discussione del DDL 857 Damiano.
In pochi giorni si sono raccolte oltre 3000 firme e, considerato che solo gli iscritti al Gruppo FB sono oltre 20000, non sembra impossibile per i quarantunisti centrare anche questa volta il bersaglio delle 50000 firme!!