Novità anche sul fronte previdenziale in arrivo con il decreto Milleproroghe, oggi approvato dall'aula del Senato mentre si resta in attesa dell'attuazione della prima fase di riforma Pensioni varata dal Governo Renzi con la legge di Bilancio 2017 e del confronto tra esecutivo e parti sociali sulla seconda fase che prevedrebbe anche delle modifiche alla legge Monti-Fornero. Il dl ha ottenuto oggi l'ok dall'aula di Palazzo Madama. Sul testo, integrato con oltre cento modifiche rispetto a quello originario approdato lo scorso 5 gennaio al Senato, il Governo Gentiloni ha posto la questione di fiducia.

Decreto Milleproroghe, via libera dal Senato

Il Milleproroghe è stato approvato dal Senato con 153 voti a favore e 99 voti contro. Il decreto - che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 28 febbraio - prosegue così il suo iter con il nuovo passaggio alla Camera dei Deputati. Dalle fondazioni lirico sinfoniche ai taxi; dagli ambulanti alla lotteria degli scontrini; dalla sanatoria per i partiti politici alle misure straordinarie per le popolazioni colpite dai terremoti 2009-2016; dagli affitti agli asili fino alle pensioni (su cui ci soffermiamo in questo articolo), sono diverse le novità in arrivo con il decreto Milleproroghe. Confermato l'impegno assunto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti in merito allo stop del recupero del differenziale negativo dell'inflazione sulle pensioni.

Ci sono novità in arrivo anche sulle pensioni

I pensionati - come previsto dall'emendamento del governo al dl Mille proroghe - non dovranno restituire le somme percepite in più nel 2015. Così sarà almeno sino al 2018. Il conguaglio che sarebbe dovuto scattare quest'anno, dunque, slitterà di un nuovo anno. Si tratta del conguaglio che viene applicato agli assegni pensionistici che due anni addietro, a causa dell'inflazione che è aumentata di meno rispetto alle previsioni, sono stati rivalutati in maniera forse molto generosa.

In ogni caso, il recupero del differenziale, no avverrà quest'anno ma nel 2018. Almeno che non intervengano ulteriori provvedimenti, ma questo è ancora tutto da vedere, al momento questa partita del fronte previdenziale rimane accantonata.