Stretta sugli statali che si assenteranno il lunedì e il venerdì nel decreto di riforma della Pubblica Amministrazione che è stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri dell'Esecutivo Gentiloni. Era uno dei passaggi obbligati della riforma ed è stato portato a termine con misure che andranno a contrastare il fenomeno delle assenze con sanzioni che potranno prevedere, nei casi di flagranza, anche il licenziamento veloce. Occhio, pertanto, alle assenze cosiddette "strategiche": nel mirino dei controlli fiscali finiranno gli statali che si metteranno in malattia troppo facilmente nelle giornate successive o precedenti il fine settimana, le festività e i ponti.

Riforma Pubblica amministrazione 2017: stop alle assenze di lunedì degli statali

Casi ancora più gravi di assenze in prossimità di festività o ponti saranno quelle di massa. La riforma della Pubblica amministrazione del ministro Madia avrà come obiettivo quello di evitare che in futuro si ripresentino episodi di assenze di massa come quelle che si verificarono in occasione dell'ultimo giorno dell'anno del 2014 quando, la maggior parte dei vigili urbani di Roma, si mise in malattia. In casi come questo il decreto di riforma della Pubblica amministrazione prevede che i fondi destinati al salario accessorio non potranno incrementarsi: verrà colpito, pertanto, l'intero organico dell'ente, anche gli statali che al lavoro si sono recati regolarmente.

Per chi dovesse assentarsi di lunedì o in giorni vicini al fine settimana o alle festività è previsto, invece, che la visita fiscale possa essere selettiva e che possa essere riproposta più volte. Inoltre, in un periodo prolungato di assenza dovuta a malattia, si potrà ricevere il controllo dell'Inps in più occasioni.

Assenze e riforma 2017 Pubblica amministrazione: controlli Inps e come cambiano orari visite fiscali

Proprio la disciplina dei controlli fiscali è una delle maggiori novità della riforma della Pubblica amministrazione. Come già anticipato nelle scorse settimane, infatti, la verifica delle assenze è stata tolta alle Asl ed affidata integralmente all'Inps che potrà disporre di oltre 27 milioni di euro per organizzare le visite.

La decisione di affidare le visite all'Istituto di previdenza, sia per il settore privato che per gli statali, renderà necessaria anche l'armonizzazione degli orari nei quali verranno effettuate le visite stesse: attualmente gli statali sono soggetti a 7 ore contro le quattro dei privati. L'ipotesi più probabile è che possa essere applicato per tutti lo stesso orario, tre ore al mattino e altrettante al pomeriggio.