La manovra correttiva richiesta all'Italia dall'Unione europea costringerà il Governo Gentiloni a rinviare l'applicazione delle nuove norme sulla riforma Pensioni e in particolare sull'Ape? Si tratta di un'ipotesi che preoccupa non poco il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, che avverte sulla questione l'esecutivo. "Al Governo diciamo con chiarezza - ha scritto ieri in una nota il parlamentare della minoranza del Pd che va evitata l'ipotesi, che ogni tanto appare, di un intervento sull'Anticipo pensionistico per fare risparmio".
Pensioni, Damiano: no a slittamento Ape per manovra Ue
Un'ipotesi, quella del possibile slittamento dell'attuazione della riforma pensioni, che sembra farsi strada mentre l'esecutivo è al lavoro per esaminare le varie misure in grado di dare adeguate risposte sui conti pubblici alla Commissione europea che ha praticamente chiesto una manovra correttiva della legge di Bilancio per recuperare complessivamente 3,4 miliardi di euro. Una cifra non di poco conto. Il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan "vogliono evitare - come ha ricordato Damiano - procedure di infrazione e, al tempo stesso, non vogliono pregiudicare - ha aggiunto - la crescita dell'economia". Dunque la riforma pensioni non si tocca, è l'avvertimento della minoranza del Pd.
'Anticipo pensionistico in vigore da maggio, non si discute'
"L'Ape - ha detto Cesare Damiano riferendosi - deve entrare in vigore dal primo maggio di quest'anno e su questo - ha sottolineato - non si discute". L'ipotesi che circola in queste ore è uno slittamento dell'Anticipo pensionistico per recuperare quasi 500 milioni di euro a fronte dei 3,4 miliardi chiesti dall'Ue.
"Se qualcuno pensa che uno spostamento in avanti di sei mesi farebbe risparmiare circa 500 milioni di euro - ha proseguito il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - se lo tolga dalla testa". Il rinvio dell'attuazione della riforma pensioni - che oltre all'Ape sociale e volontario include l'Opzione donna estesa, i benefici per i lavoratori precoci, lo stop alle penalizzazioni sula pensione anticipata previste dalla legge Fornero e altre misure -"avrebbe - ha spiegato Damiano - pesanti ripercussioni sociali e vanificherebbe - ha sottolineato . l'accordo tra Governo e sindacati sulla previdenza".