Il 13 febbraio è stato l'ultimo giorno utile per i lavoratori della Scuola che volevano presentare domanda di cessazione dal servizio del personale scolastico; quest'ultimo si verificherà a partire dal 1° settembre 2017. Questo dato è in assoluto una delle informazioni di maggiore rilievo poiché con esso si viene a conoscenza dei posti che diventano così vacanti e disponibili. Come si sa, molti sono i docenti precari che attendono di potere avere una cattedra assegnata. Non da meno i docenti già di ruolo che con quest'occasione vedono aprirsi la possibilità di accedere alle varie opzioni di mobilità.

Cessazione rapporto lavoro: numeri delle posizioni

Come dicevamo sia i docenti precari che gli insegnanti di ruolo aspettano con ansia di conoscere il numero delle domande di cessazione del servizio dal lavoro dei colleghi che si avviano al pensionamento. Per quanto riguarda l'anno scolastico 2017/2018, il CCNI concernente la mobilità ha definito le seguenti aliquote destinate alle immissioni in ruolo e ai movimenti, come possiamo leggere all’articolo 8 commi 6-7-8:

  • alle immissioni in ruolo è destinato il 60% delle disponibilità determinate al termine dei trasferimenti provinciali;

  • ai trasferimenti interprovinciali è destinato il 30% delle disponibilità determinate al termine dei trasferimenti provinciali;

  • alla mobilità professionale è destinato il 10% delle disponibilità determinate al termine dei trasferimenti provinciali.

È possibile così sapere, anche tramite il quotidiano “La Repubblica”, che le domande di cessazione di servizio dei lavoratori della scuola sono state ben 20.215.

Dati alla mano è possibile affermare che nella scuola d'infanzia i docenti ad avere presentato tale domanda sono 2.594, nella scuola primaria gli insegnanti che andranno in pensione saranno 5.807, nella scuola media i docenti che usciranno dal mondo del lavoro saranno 5.378 ed infine nella scuola superiore ad andare in pensione saranno ben 6.436 insegnanti. I dati che abbiamo fornito nelle righe sovrastanti non sono definitivi ma necessitano di ulteriori controlli poiché non tutte le domande di cessazioni del servizio sono state esaminate.