Marianna madia scopre le carte sulla riforma che interessa oltre tre milioni di statali. E la ministra della Funzione pubblica lo fa prima della completa presentazione del decreto, che dovrebbe avvenire al più tardi entro fine mese, e dopo il consiglio dei Ministri che intanto ha dato il via libera alla norma sul licenziamento "sprint" dei cosiddetti furbetti del cartellino.
Statali: sul salario peserà il comportamento collettivo
Il 50% del salario accessorio resterà legato alla performance del dipendente pubblico. Ma come ha spiegato Madia in un'intervista a "Il Messaggero" cambia concezione: la performance non sarà più solo una valutazione di tipo individuale ma anche collettiva.
Per la ministra servono quindi linee generali sugli obiettivi della valutazione, che verrano concordati con regioni ed enti locali. E questi obiettivi saranno legati ai bisogni dei cittadini, come per esempio nel caso si ottengano riduzioni dei tempi delle liste d’attesa o quelli per avere un ammortizzatore sociale. In più, anche l'opinione dei cittadini peserà sul giudizio finale degli organismi indipendenti di valutazione. Ma il salario accessorio sarà legato anche al fattore assenteismo, come deterrente: nel caso si verifichino episodi di assenze di massa in giorni strategici, non potrà aumentare. E questo non solo per il salario accessorio di chi non era presente al lavoro, ma anche per quello degli altri componenti dell'ufficio.
Statali: scarso rendimento uguale licenziamento
A parte il caso del licenziamento degli assenteisti colti sul fatto (sospensione entro 48 ore dalla flagranza, licenziamento entro un mese e responsabilità anche del superiore), quello per scarso rendimento scatterà per reiterata valutazione negativa nell'arco dei piani triennali. Il giudizio sul rendimento del lavoratore, ha spiegato Madia, verrà espresso ogni 12 mesi; e se per tre anni sarà negativo, scatterà il licenziamento. Stessa sorte per chi nell'arco di due anni sarà stato sanzionato con un provvedimento disciplinare di sospensione superiore a 12 mesi. Si tratta di un giro di vite necessario, per rendere più "credibili" le conseguenze non solo dello scarso rendimento, ma anche di abusi e di altri comportamenti illegittimi: nel 2015, secondo il "Corriere della sera" su oltre ottomila procedimenti disciplinari aperti sono stati licenziati solo 280 lavoratori di cui 108 assenteisti, un dato comunque in aumento di circa il 25% rispetto all'anno precedente.
Statali: assunti 50 mila precari
Sul rinnovo dei contratti, la ministra ha assicurato la disponibilità di 900 milioni di euro per quest'anno e di 1,2 miliardi nel 2018. Sono pressapoco la metà delle risorse che servono; ma il resto sarà stanziato nella prossima Legge di stabilità. Per la situazione dei precari del pubblico impiego, Madia ha stimato 50 mila assunzioni nel periodo 2018-2020, considerando i lavoratori a tempo determinato che hanno contratti da più di tre anni. E ha annunciato un primo sblocco del turnover, attraverso una norma sperimentale per regioni e città metropolitane virtuose, che sarà inserita nel decreto. Chi tra i precari ha già superato un concorso entrerà direttamente, mentre per gli altri Madia ha confermato che ci saranno concorsi con posti riservati.