Le domande per l’Ape Social (ovvero l’anticipo pensionistico senza alcun costo per i lavoratori in condizioni di disagio) che intendono uscire dal lavoro nel 2017 devono essere presentate a partire dal 1° maggio al 30 giugno e, per la seconda finestra, dal 1 luglio al 30 novembre. Per il 2018 la data limite di presentazione sarà nel mese di marzo.
Anticipare l'uscita dal lavoro con l'Ape Social
Per l’Ape social, senza costi per il lavoratore, si prevede una corsa alle richieste. Il Governo stima in 35.000 richiedenti quelli che potrebbero uscire quest'anno.
Sembra invece difficile che l’Ape volontaria possa avere slancio a causa degli alti costi per il lavoratore. I decreti attuativi non sono ancora pronti e i tecnici del ministero del Lavoro propongono una graduatoria di accesso alla pensione in base a determinati requisiti da individuare con decreto.
Saranno ad ogni modo due le finestre per consentire ai lavoratori in possesso dei requisiti di presentare le domande per l’anticipo pensionistico. La prima scatterà dal 1° maggio al 30 giugno, la seconda dal 1° luglio fino al 30 novembre e servirà per accogliere le domande sulla base delle risorse residue. Prima di questa data, più precisamente il 30 settembre, verrà stilata una graduatoria dei destinatari delle misure.
Chi può farne richiesta? L'Ape sociale può essere richiesta da soggetti in condizioni disagiate (disoccupati che abbiano terminato l'indennità di disoccupazione da almeno 3 mesi; gli invalidi civili che abbiano almeno il 74% di invalidità, i lavoratori che svolgono da almeno 6 anni ininterrottamente un lavoro gravoso) purchè abbiano almeno 63 anni di età e 30 anni di contribuzione (sale a 36 anni per chi svolge attività rischiose o gravose).
Inoltre, potranno chiedere l’Ape sociale anche gli operai del settore edilizio, autisti di mezzi pesanti e convogli ferroviari, conduttori di gru, maestri dell'asilo, infermieri che lavorano su turni.
'Ape Social' in pillole
- Obiettivo: anticipare il pensionamento di vecchiaia fino a 3 anni e 7 mesi
- Caratteristiche: durante l’anticipo si riceve un assegno di importo pari alla pensione maturata al momento dell'accesso alla pensione, fino a un massimo di 1.500 euro
- Destinatari: lavoratori con almeno 63 anni di età in situazioni di difficoltà o che svolgono attività particolarmente faticose, in possesso, rispettivamente, di 30 o 36 anni di contributi
- Costo: a carico dello Stato in quanto si tratta di una prestazione sociale
- Durata: in via sperimentale l’accesso è consentito da maggio 2017 a dicembre 2018
- Platea: 35mila i potenziali beneficiari nel 2017 e 20mila nel 2018: questi i lavoratori che potrebbero essere coinvolti dalla sperimentazione
Pertanto, saranno due le finestre per le domande e non più una, come invece era emerso in precedenza: la seconda consentirà l’accoglimento delle domande in base alle risorse residue, considerando che la legge di Bilancio ha destinato per il 2017 all’Ape social 300 milioni e 360 milioni per i precoci (lavoratori con 12 mesi di contributi prima dei 19 anni d’età e 41 anni di contributi maturati).