I tecnici del ministero del Lavoro, nel ridefinire i decreti che renderanno operativo l’anticipo pensionistico introdotto dalla legge di bilancio 2017, hanno evidenziato che l'accesso all’Ape sociale sarà in base all’età. Dopo le indiscrezioni emerse la settimana scorsa sulla doppia finestra per la presentazione delle domande, ora arriva quella sul criterio di selezione tra i lavoratori che faranno domanda avendone i requisiti. Il Goverso ha reso disponibili 300 milioni di euro per la copertura dell’intervento nel 2017, ma si sta già pensando a come far fronte ad un eccesso di domande di pensione.

La conseguenza è un esaurimento anticipato dei fondi disponibili. Lo scorso autunno si erano stimate 35mila persone come potenziale platea di richiedenti.

Con la legge di bilancio era stato stabilito che, nell'eventualità di domande in eccedenza rispetto alle risorse economiche messe a disposizione, la decorrenza dell’Ape fosse differita, stabilendo dei criteri di priorità in base alla maturazione dei requisiti. Tali requisiti devono essere individuati con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri e, in caso di parità degli stessi requisiti, la priorità spetta a chi per primo ha presentato domanda di pensione.

Categorie di lavoratori: chi può presentare domanda?

L’accesso all’Ape social è previsto per due maxi-categorie di lavoratori con almeno 63 anni di età.

I lavoratori della prima categoria devono avere almeno 30 anni di contributi e devono trovarsi in una di queste situazioni:

  • essere senza lavoro e aver esaurito l'indennità di disoccupazione o altri ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi;
  • occuparsi, da almeno sei mesi, del coniuge o di un familiare di primo grado con handicap grave;
  • avere una riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%,.

La seconda maxi categoria include lavoratori con almeno 36 anni di contributi e che svolgono da almeno sei anni una delle 11 attività lavorative individuate come pesanti (tra cui muratori, facchini, maestre d’asilo, conciatori di pelli, ferrotranvieri...).

Si pensa tuttavia che ci potrebbero essere alcune modifiche sia nel modo di calcolare i sei anni richiesti, sia per quanto riguarda le categorie di lavoratori del primo gruppo. Tra questi ultimi potrebbero essere inclusi, a determinate condizioni, coloro che hanno concluso un contratto a termine.

L’Ape sociale garantisce un importo pari alla futura pensione, senza alcun costo per i beneficiari fino a 1.500 euro lordi al mese. L’eventuale quota eccedente sarà invece a carico dell’interessato.