Un esempio nella parità di genere nei posti di lavoro viene dall'islanda. La legge che definisce uguali salari per uomini e donne che svolgono la stessa mansione lavorativa era già stata annunciata in occasione della Giornata internazionale della donna, ma solo oggi è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

La parità nei luoghi di lavoro non cerca di evitare solo una distinzione di genere, ma cerca di evitare una discriminazione diretta per i lavoratori. Tale legge proveniente dall'Islanda impone infatti ai titolari di imprese con almeno 25 dipendenti di garantire un uguale salario indipendentemente da sesso, nazionalità, etnia.

Primo posto per l'uguaglianza nel lavoro

Secondo il Ministro dell'Uguaglianza e degli affari sociali Thorsteinn Vinglundsson, è ora di fare qualcosa di radicale in campo di diritti umani. Cosa che hanno tentato altri paesi, ma non in modo definitivo. In tal senso, in Svizzera e e nello stato americano del Minnesota alcune disposizioni sono rivolte in tale direzione di parità di genere, anche se non sono risultate vincolanti per tutti.

I salari delle donne più alti in Islanda

Dopo la protesta collettiva che migliaia di donne hanno sostenuto nel mese di ottobre dello scorso anno, le lavoratrici islandesi hanno ottenuto un risultato importante nella parità di genere. Ovviamente il divario retributivo tra donne e uomini non è ancora stato superato in maniera definitiva, ma secondo il Ministro dell'uguaglianza si vuole raggiungere un risultato efficace entro il 2020.

Per ora, nelle imprese islandesi sono state raggiunte le quote rosa minima, dato che nelle aziende con almeno 50 dipendenti, una parte dell'attivo deve comprendere il 40% delle donne.

Per quanto riguarda i salari, le lavoratrici islandesi hanno guadagnato in media fino ad oggi dal 14 al 18 per cento in meno rispetto agli uomini.

Nel Regno Unito tale divario retributivo si aggira intorno al 17,5 per cento, mentre nelle nazioni industrializzate facenti parte dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) è del 15,5 per cento.