Il 13 marzo 2017 sarà una data cruciale per la riforma delle Pensioni dell'attuale Governo Gentiloni e per l'emanazione dei decreti attuativi della pensione anticipata, sia per le misure riguardanti l'Ape che per i precoci in uscita con la quota 41. Proprio negli ultimi tempi i contribuenti precoci hanno portato avanti la battaglia a favore della quota 41 per tutti, ovvero dell'uscita per la pensione con 41 anni di contributi e senza subire delle penalizzazioni. Il prossimo incontro tra il Governo Gentiloni e i sindacati sulle pensioni è in agenda tra una settimana: in ballo ci sono gli ultimi dettagli per le misure della pensione anticipata che andrà in vigore dal 1° maggio prossimo, incluse nella legge di Bilancio 2017.

Precoci quota 41 e pensioni anticipate 2017: come e chi potrà uscire?

Particolarmente interessati alle misure di pensione anticipata 2017 con anticipo pensionistico Ape e con quota 41 per i precoci sono i contribuenti nati negli anni '50. Infatti, l'anticipo pensionistico, sia volontario che social o aziendale, riguarda i contribuenti che abbiano almeno 63 anni, mentre l'accumulo dei 41 anni di contributi per i precoci presuppone un'età di inizio lavoro dai 14 anni, valido pertanto per chi è nato negli anni Cinquanta o nei primissimi anni Sessanta. Le alternative di uscita anticipata, in ogni modo, non mancano. Per i nati del 1958, ad esempio, la pensione anticipata scatta tra il 2014 ed il 2025 se il primo lavoro è stato fatto tra i 14 e i 23 anni, mentre per le donne l'arco di uscita anticipata varia tra il 2013 ed il 2025 a seconda dell'anno in cui hanno iniziato a lavorare tra i 14 e i 25 anni.

Per chi avesse iniziato dopo, il pensionamento arriva con la vecchiaia a 67 anni e nove mesi, ovvero nel 2025 o 2026 a seconda della data di nascita prima o successiva al 31 marzo del 1958.

Come vanno in pensione anticipata i nati negli anni '50, senza Ape o precoci?

Da valutare per la pensione anticipata, in alternativa all'anticipo pensionistico Ape o all'uscita come precoci con quota 41, è il pensionamento sprint per chi avesse iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995 e quindi ricada interamente nel regime contributivo.

In tal caso, l'età richiesta per la pensione è di 64 anni e tre mesi oppure di 64 anni e cinque mesi a partire dal biennio 2022/2023: per il primo o per il secondo anno occorrerà verificare se la data di nascita del 1958 sia antecedente o successiva al mese di settembre.