Manca poco più di un mese alla partenza della pensione anticipata Ape con anticipo pensionistico e alle uscite dei precoci con quota 41. Dal 1° maggio 2017, infatti, i lavoratori che rientreranno nei requisiti previsti dalla legge di Bilancio 2017 potranno sperimentare l'anticipo pensionistico, anche se il Governo Gentiloni è ancora al lavoro per sciogliere gli ultimi nodi della riforma delle Pensioni (proprio oggi è in programma un incontro con i sindacati per aprire la fase 2 delle pensioni). In tutto, secondo le stime de Il Sole 24 Ore, potrebbero essere trecentomila i lavoratori beneficiari della pensione anticipata volontaria e diverse decine di migliaia di contribuenti tra precoci con quota 41 e opzione donna.

Pensione anticipata 2017 con quota 41 dei precoci e cumulo

Flessibilità in uscita e pensione anticipata sono gli obiettivi dei contribuenti e le possibilità di abbandonare anzitempo il lavoro messe sul piatto dal Governo Gentiloni. Rispetto al passato non mutano le regole della pensione anticipata (per chi ha iniziato a versare prima o dopo il 31 dicembre 1995), ma le misure della riforma delle pensioni di quest'anno permettono di raggirare la rigidità della riforma Fornero. Già operativi sono il cumulo dei contributi che sono stati versati in differenti gestioni che permetterà a molti lavoratori di anticipare la pensione dato che sommare i versamenti della vita lavorativa non avrà alcun costo.

In tutto, il Governo stima che cinquantamila lavoratori potrebbero essere interessati a cumulare i versamenti. Molto attesa, anche se la platea dei beneficiari esclude molte fasce di lavoratori, è la pensione anticipata per i precoci con quota 41. Uomini e donne potranno accedervi se hanno versato non meno di 12 mesi prima di compire 19 anni e svolgano attività faticose.

Non ci sarà alcun costo o penalizzazione e la domanda potrà essere presentata dal 1° maggio al termine di giugno 2017. La platea dei possibili beneficiari conta all'incirca 25 mila contribuenti precoci in uscita nel 2017.

Pensioni anticipate con Ape volontaria alternativa alla social e precoci con quota 41

Vera novità del 2017 è la pensione anticiapta Ape social che consentirà il pensionamento con 3 anni e sette mesi di anticipo, purché la pensione futura non superi i 1.500 euro.

Occorrerà avere 63 anni e trovarsi in situazioni di difficoltà (disoccupazione, cura di persone disabili o con il 74% di disabilità, gli stessi requisiti richiesti per i precoci con quota 41) e svolgere attività faticose da 30 o da 36 anni. Il Governo calcola 35 mila uscite per il 2017 ed altre 20 mila nel 2018. Fino a 300 mila contribuenti è la possibile platea di pensione anticipata con l'Ape volontaria che consente l'uscita già dai 63 anni, ma richiede il pagamento del prestito pensionistico per i venti anni successivi alla vecchiaia. L'attuazione dell'Ape volontaria è, tuttavia, da avviare in sede normativa da parte del Governo.

Opzione donna 2017, formula della pensione anticipata

Infine, ha completato l'iter legislativo la pensione anticipata con opzione donna, riguardante le 33 mila lavoratrici nate negli ultimi trimestri del 1958 (dipendenti) o del 1957 (autonome).

La pensione anticipata avrà, però, un costo legato al calcolo della pensione con metodo contributivo, ben meno vantaggioso di quello misto. Per uscire con l'opzione donna è necessario aver maturato i 57 anni entro la fine del 2015 e gli adeguamenti dovuti alla speranza di vita da perfezionare anche successivamente.