Oggi, lunedì 20 marzo, salvo imprevisti dell'ultima ora e nuovi rinvii, dovrebbe svolgersi nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il nuovo incontro sulla riforma Pensioni tra il ministro Giuliano Poletti e i leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Intanto, mentre dalle opposizioni parte l'attacco concentrico al governo e alla legge Fornero (diversi gli interventi della scorsa settimana di Salvini, Di Battista, Rotondi e Fassina), il Partito Pensionati pone all'attenzione del Governo Gentiloni la questione dei diritti inespressi.

Pensioni, oggi 20 marzo nuova riunione tra governo e sindacati

"Non sono 'diritti inespressi' - ha detto il segretario nazionale del Partito Pensionati Carlo Fatuzzo - ma diritti negati". Quando si parla di diritti inespressi ci si riferisce al ricalcolo degli assegni inferiori a 750 euro mensili. In questo caso sono previste delle agevolazioni per i pensionati che però non scattano automaticamente ma devono essere richiesti dagli interessati. Sul punto scarsa è l'informazione, molti non fanno richiesta e perdono il ricalcolo e quindi l'aumento della loro pensione che potrebbe determinarsi fino a 300 euro in più. "Sono tantissimi i pensionati - ha sottolineato Carlo Fatuzzo - vittime della non conoscenza di propri diritti e questo è profondamente ingiusto".

In questo modo verrebbero penalizzati i pensionati che ne avrebbero diritto, anziani che spesso vivono soli e hanno poca dimestichezza con internet e i nuovi strumenti informatici e dunque non presentano le domande per il ricalcolo previdenziale quindi i loro diritti rimangono inespressi.

Aumento pensioni, PP: rendere automatici i diritti inespressi

"Perché importanti diritti con conseguenti importi economici - chiede in un comunicato il segretario del Partito Pensionati - vengono riconosciuti, solo con la richiesta dell'interessato?". La proposta del PP è dunque quella di rendere il ricalcolo automatico affinché l'aumento venga attribuito d'ufficio dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale.

Perché "quando è l'Inps a dover avere qualcosa dal pensionato - ha sottolineato Fatuzzo in conclusione - preleva e non fa certamente domande". Un nuovo capitolo della questione previdenziale che entra nel dibattito politico mentre è aperto il tavolo di confronto tra governo e sindacati sulla riforma pensioni. Il Governo Gentiloni darà risposte sul ricalcolo delle pensioni, questo diritto verrà automatizzato? Ancora è presto per capirlo, non resta che seguire l'evolversi del confronto tra esecutivo e parti sociali che prevede altre tre riunioni e che dovrebbe concludersi anche stavolta con la sottoscrizione di un verbale d'intesa.