Le ultimissime news al 1 marzo 2017 sulle pensioni precoci e sulla quota 41 giungono direttamente dal web. Ieri Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo Facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', ha reso noto, attraverso un lungo post, cosa è emerso dall'incontro col Governo. I lavoratori, una piccola delegazione, ieri mattina alle 11 al Nazareno hanno incontrato il Professore Marco Leonardi, consigliere economico del Presidente del Consiglio. Ecco le richieste che sono state fatte in sede di colloquio.

Ultime novità pensioni precoci: cosa è emerso dal confronto con Leonardi

I precoci ieri, In vista dell'importante incontro che si terrà oggi tra Governo e sindacati e che darà il via alla Fase 2, sono stati convocati dalla presidenza del Consiglio per interfacciarsi con il Professor Leonardi, sostituto di Nannicini nel campo della previdenza. All'incontro, fanno sapere i precoci, ha però preso parte anche Tommaso Nannicini, ex consigliere economico del Presidente del Consiglio. La sua presenza ha permesso, come si intuisce dal post di Occhiodoro, la consegna del 'testimone' a Leonardi, che avrà dunque il compito di proseguire ove si è interrotto il confronto precedente. I lavoratori hanno presentato le loro rimostranze sulla misura di quota 41 concessa dal Governo nella LdB2017 e hanno chiesto che la platea degli aventi diritto venga ampliata.

Occhiodoro con minuzia di particolari fa sapere, nel post pubblicato, che sono stati consegnati due documenti: il primo di 9 punti riguardante le posizioni sulle quali i precoci non intendono derogare, ed il secondo concernente i decreti attuativi che verranno discussi oggi in sede di meeting tra Governo e sindacati.

Pensioni anticipate e precoci: le richieste al Governo

Per quanto concerne il primo documento la discussione ha trattato i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico ed in particolare le 9 richieste fatte al Governo sono:

  • Siano sufficienti per l'accesso alla pensione senza penalità i 41 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica
  • La possibilità di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro a partire dai 62 anni d'età e 35 di contributi con penalizzazioni massime dell'8%, come indicato nel DdL 857, senza dover dunque ricorrere a prestiti bancari e/o assicurazioni sulla vita
  • Blocco dell'aspettativa di vita per tutti i lavoratori precoci al pari dei lavori usuranti
  • Per tutti il blocco dell'aspettativa di vita almeno fino al 2022, visto che nel 2015 l’aspettativa di vita è scesa
  • Revisione dei coefficienti di trasformazione
  • Reperire risorse da destinare alla previdenza attraverso un contributo di solidarietà non solo sulle Pensioni d'oro ma su tutti coloro che abbiano un reddito annuo superiore ai 150.000 euro, ottenere risorse ripristinando l'IMU sui grandi patrimoni immobiliari, destinando parte delle tasse pagate dai pensionati alla previdenza e l'8 per mille alla previdenza.
  • Richiesta di garanzia sul fatto che le risorse già stanziate nella Legge di Bilancio per il pacchetto previdenza non vengano dirottate altrove
  • Una revisione del metodo contributivo
  • Separazione della previdenza dall'assistenza

Precoci e modifiche decreti attuativi: le richieste

In vista invece della discussione odierna sui decreti attuativi, i precoci hanno richiesto di iniziare almeno:

  • dall'estensione delle categorie dei lavori definiti gravosi, sia per i 41isti che per i fruitori dell’Ape social.
  • Considerare anche i fratelli affetti da disabilità come parenti di 1 grado e non solo figli e genitori
  • inserimento di una franchigia per coloro che optano per l'ape volontaria, affinché solo una parte debba essere pagata dal lavoratore.

Il Governo si è detto impossibilitato ad accogliere al momento, visto l'instabilità e la volatilità dello stesso, le prime due richieste, mentre porterà in discussione nella Fase 2 le altre 7. Anche le proposte sul secondo documento verranno prese in considerazioni, con la promessa che vi sarà un successivo incontro.