"Mai detto o scritto che il Governo non stia studiando una riforma delle Pensioni che prevede Ape donna", lo ha spiegato la rappresentante del Comitato Opzione Donna Orietta Armiliato alle prese con il nodo riguardante il prepensionamento delle lavoratrici.

Opzione donna fuori dai piano del Governo

Nonostante la Legge di Stabilità 2017 abbia portato a non poche modifiche al sistema previdenziale italiano, restano ancora escluse le lavoratrici di sesso femminile che speravano in una proroga del regime sperimentale donna fino al 31 dicembre 2018. Un argomento ripreso più volte dalle forze politiche e sociali ma destinato a rimanere fermo al palo.

Il Governo Gentiloni, infatti, si è concentrato maggiormente su altri temi in materia di previdenza: Quota 41 e anticipo pensionistico che ormai da mesi sono al centro di accese discussioni.

Ad intervenire in un commento su "Il Fatto Quotidiano" è la sociologa Chiara Saraceno, la quale considera l'opzione donna un'ulteriore fregatura per le lavoratrici che sarebbero costrette ad accettare un onere qualora decidessero di lasciare anticipatamente il lavoro. Optando per l'uscita con 57 anni di età anagrafica e 30 anni di versamenti contributivi, infatti, le lavoratrici dovranno fare i conti con il sistema contributivo. Cosa che potrebbe apparire molto penalizzante. "Una bella fregatura per le lavoratrici.

Possono andare in pensione prima, ma a a spese loro", ha commentato la Saraceno.

Il comitato chiede nuovi interventi

Per questo motivo, il Comitato opzione donna social guidato da Orietta Armiliano continua a chiedere un nuovo intervento che possa dare loro la possibilità di anticipare l'uscita senza subire alcuna penalizzazione.

La delegazione di lavoratrici, infatti, continua a sperare che il Governo Gentiloni sposti i riflettori anche al loro problema e non solo a precoci ed esodati con lo scopo di arrivare ad una risposta concreta. Non è da escludersi, però, che possa essere rimessa in gioco l'ipotesi avanzata dall'ex sottosegretario Tommaso Nannicini riguardante un'Ape studiato appositamente per le lavoratrici.