Le ultimissime novità al 5 aprile 2017 sulle pensioni anticipate e sui precoci e la loro richiesta di quota 41 per tutti giungono da Patrizia Maestri che, in un post su Facebook, aggiorna sulle volontà del Governo e sull'arrivo dei decreti attuativi, che verranno emanati a giorni. I dettagli e le novità al 5 aprile.
Novità pensioni anticipate 2017, focus quota 41: decreti in arrivo, parla Maestri
Le novità sul fronte Pensioni anticipate arrivano da un post specifico e chiarificatore di Patrizia Maestri, la deputata del Pd si focalizza nello specifico sullo strumento dell'Ape social e sulla quota 41 per i precoci.
Nei prossimi giorni, ha assicurato all'inizio del post pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook, il Governo dovrà emanare i decreti attuativi. Questi permetteranno dal 1 maggio prossimo ai lavoratori, che entreranno nelle categorie indicate in Legge di Bilancio, di poter accedere alla pensione anticipata attraverso i 41 anni di contributi o i 63 anni d'età e 36 di contributi. Il pensionamento anticipato è pensato in primis per quanti svolgono mansioni particolarmente gravose, la legge di bilancio 2017 ne ha indicate 11. Tra questi lavoratori, precisa Maestri, il Governo introduce anche coloro che al momento della pensione svolgono continuativamente da 6 anni anche le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere su turni o assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza.
Molti i commenti sotto al post e ad alcune richieste di specifiche la deputata si è prestata a rispondere, ecco i quesiti emersi.
Precoci e pensioni anticipate, Maestri: ancora molto da fare
Tra i commenti segnaliamo quello di Virna Graiani che ha fatto notare pubblicamente alla Maestri che la strada per eliminare le differenze all'interno delle tipologie di attività identificate in LdB 2017 sia ancora lunga .
"La proposta è buona e condivisibile, dice la lavoratrice, ma mi scusi Onorevole, lei pensa che si possa lavorare bene in sanità, dopo i 60 anni, fino a 65 e oltre? Ci sono altre figure professionali meno conosciute e riconosciute, che svolgono attività delicate e importanti, che magari non fanno i turni, ma che le assicuro, non riusciranno a stare al passo con l'innovazione tecnologica e le richieste di attività sempre più performanti.
L'assistenza a tutti i livelli è molto impegnativa. Il problema sarà tangibile tra qualche anno, quando negli ospedali ci saranno sempre più operatori over 60. L'onorevole Maestri ha così umilmente risposto, conscia del lungo lavoro ancora da svolgere per arrivare a misure che soddisfino ugualmente tutti i lavoratori. "Virna hai perfettamente ragione e il problema del lavoro fino a 67 anni riguarda tutti i lavoratori e lavoratrici. Il provvedimento della Ape nasce dal confronto tra governo e sindacato e rappresenta un primo passo positivo verso la flessibilità della uscita dal lavoro. Certo che c è ancora molto da fare".
Precoci in attesa dei decreti e di sapere novità sull'incontro con i sindacati
Il secondo quesito che ha trovato risposta è quello esposto da Stefano Failli, probabilmente un lavoratore precoce, data la natura della domanda: "chi nelle aziende private fa i turni notti comprese ed ha 41 anni di contributi pur non avendo ancora l'età anagrafica per la pensione? Deve ancora aspettare o l'unica soluzione è l'APE? L'Onorevole ha ribadito quanto sopra: "Come scrivevo sopra il problema è per tutti lavoratori. E ripeto che occorrono altri interventi legislativi per l'anticipo dell'età pensionabile." I lavoratori, specie i precoci, da tempo inseguono l'anticipo pensionistico e nel loro caso specifico chiedono al Governo e ai sindacati, dai quali sono stati convocati ieri, che questo coincida con la quota 41 per tutti.
Sull'esito dell'incontro si sa ancora poco, rimaniamo in attesa del post di Roberto Occhiodoro, già annunciato da Antonina Cicio su Facebook. Post che permetterà di fare il punto della situazione sulla volontà del Governo circa la Q41.