La Riforma pensioni continua ad essere al centro del dibattito politico e sociale. Nello specifico fa parlare di sé oggi la misura previdenziale in essa contenuta, e cioè: l'Ape (sia volontaria che social), l'anticipo pensionistico che permetterebbe (a chi è in possesso dei requisiti) di uscire dal mondo del lavoro prima del raggiungimento dell'età pensionabile.
Novità pensioni: perché l'Ape rischia di saltare?
La notizia di un possibile slittamento è arrivata ieri: i decreti attuativi non sono ancora pronti e questo, inevitabilmente, avrà delle ripercussioni sui tempi di presentazione delle domande relative all'Ape social all'Ape volontaria.
L'anticipo pensionistico, così come pensato, deve ancora essere perfezionato e ridefinito poiché molte sono le problematiche rimaste irrisolte legate alla sua attuazione. La Riforma avrebbe bisogno, come spesso è stato fatto notare, di alcune migliorie che, nonostante siano attese da diverso tempo, tardano ancora ad arrivare. Al momento però la situazione è ben diversa da quella auspicata. Non mancano solo i decreti (su cui si tornerà a lavorare i primi di maggio), ma manca per esempio anche la piattaforma online grazie alla quale l'interessato potrà gestire la propria domanda.
Secondo Stefano Patriarca, consigliere economico dell'Unità di coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, "la partenza dell'Ape volontaria potrebbe slittare dopo il primo di maggio" ma, ad ogni modo, il ritardo complessivo dei lavori non dovrebbe eccedere oltre i 15 giorni.
Queste ultime dichiarazioni sono emerse ieri, nel corso del Convegno "Tuttolavoro", dove è intervenuto anche il Presidente dell'Inps Tito Boeri che, dal canto suo, ha dichiarato di avere tutto pronto per intervenire (compresi gli applicativi e il simulatore). I ritardi dunque non dipendono dall'istituto Previdenziale che, tuttavia, come ha sottolineato lo stesso Presidente, non potrà attivarsi per i cittadini fino a quando non sarà reso noto il decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
Quando sarà possibile allora fare domanda?
Come si può capire non c'è ancora una data ufficiale ma solo dei tempi di attesa indicativi. Quello di cui siamo certi è che, per quanto riguarda l'Ape volontaria, potranno fare richiesta tutti coloro che:
- hanno compiuto almeno 63 anni;
- vantano 20 anni di contributi versati;
- non siano beneficiari di altra pensione diretta o di altre forme previdenziali sostitutive ed esclusive simili.
Sull'Ape social, invece, resta fermo il requisito di appartenenza a determinate categorie di lavoratori (come i precoci o che svolgono attività usuranti).