Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" riportandovi in anteprima il punto della situazione ad opera di Orietta Armiliato, fondatrice del Comitato Opzione Donna Social. "L'unica definizione per sintetizzare la settimana appena trascorsa è nervosa, complice senza ombra di dubbio il clima politico che coinvolge l'Italia, essendo in ballo il destino del maggior gruppo politico del nostro Paese. Detto questo, siamo anche in attesa dell'avvio della Fase2, che ha in programma il suo appuntamento per il prossimo giovedì 4 Maggio, dove si inizierà a parlare dei temi di nostro diretto interesse".

Riforma pensioni e riscatto della laurea: la nuova proposta

"Una notizia di questi giorni che ha innescato discussioni é stata quella di rendere gratuito il riscatto della laurea per la generazione dei nati dal 1980 al 2000, proposta dal Sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta" ha proseguito Armiliato, ricordando che "è quanto ha dichiarato al forum dei commercialisti tenutosi all'inizio della settimana [...] Chiaro é lo scopo, ovvero assicurare ai giovani un minimo di continuità contributiva in considerazione del fatto che i percorsi lavorativi sono sempre più discontinui e spesso con fasi trascorse senza versare contributi per mancanza di impiego. Naturalmente, non sono mancate le polemiche, di cui la più gettonata è stata quella, per la verità poco edificante, che suona più o meno così: "e allora noi che abbiamo pagato?

Lascio a voi ogni conseguente considerazione. Il tema della discontinuità lavorativa è materia ben conosciuta al nostro Comitato, che sta lavorando e sostenendo da sempre la questione della flessibilità previdenziale, tanto che ne ha fatto suo l'obiettivo" ha quindi proseguito la fondatrice del Comitato. "Una flessibilità che possa permettere l'accesso anticipato alla quiescenza da parte delle donne, platea che da sempre è stata vittima di questo genere di problema addebitabile al ruolo, spesso triplice, che svolge ovvero identificabile facilmente fra lavoratrice/figlia/madre con tutto ciò che ne deriva e che è collegato a quello che viene comunemente definito come lavoro di cura".

Le riflessioni sul lavoro di cura e sul cumulo gratuito

In merito ai lavori gravosi la fondatrice del Comitato ha sottolineato che si tratta di "un compito gravoso, cui sono sottoposte praticamente tutte le donne, ma che non trova una quantificazione in termini "remunerativi" e di cui, altra espressione, è la nostra più che legittima rivendicazione del cumulo gratuito dei contributi, per accedere alla misura dell'Opzione Donna dove, appunto, le più penalizzate da contratti "spot" sono state le donne.

Importanti parole su questa tematica, sono state spese dall'On.Anna Giacobbe (PD) membro della Commissione Lavoro alla Camera, in una nota pubblicata in questi giorni della quale riporto solo un piccolo ma significativo passaggio: "soprattutto le donne continuano ad essere in credito verso un sistema che non riconosce più il peso del lavoro di cura che soprattutto loro ancora si sobbarcano".

I commenti sulla possibile estensione di Opzione Donna

Infine, per quanto concerne "la proroga al 2018 di Opzione Donna, non posso fare a meno di citare" sottolinea Armiliato, "l'interrogazione D'Adda - Atto n. 3-03606 (in Commissione) Pubblicato il 22 marzo 2017, nella seduta n. 790, dove la Senatrice interroga il Governo sull'istituto dell'Opzione Donna ponendo questi due quesiti:

1) se i previsti monitoraggi annuali siano stati effettuati e quali siano gli esiti;

2) se il Ministro in indirizzo abbia intenzione di riprendere, nelle forme che riterrà opportune, la sperimentazione di "opzione donna" accanto e insieme ad altre soluzioni previdenziali.

Un'altra iniziativa della quale siamo venute a conoscenza questa settimana è stata quella di assumere l'impegno a sostenere la Proroga dell'Opzione Donna nonché il suo permanente inserimento nel panorama previdenziale, di uno dei candidati alle primarie del Partito Democratico, Michele Emiliano (attuale presidente della Regione Puglia in carica dal 26 giugno 2015). Davvero un'improbabile promessa" ha concluso la fondatrice del Comitato OD Social.