Cresce l'attesa per l'attuazione della prima parte di riforma Pensioni. Dopo il decreto attuativo dell'Anticipo pensionistico sociale, firmato due giorni fa dal premier Paolo Gentiloni, si attende quello sull'Ape volontario. Diverse novità contenute della bozza del dpcm che si sta definendo a Palazzo Chigi sono state pubblicate dall'agenzia di stampa Public Policy che ha avuto modo di visionare il documento. Confermato l'avvio dell'Anticipo pensionistico volontario a partire dal primo maggio prossimo, nonostante ancora si attenda il decreto.

Anticipo pensionistico volontario, le novità nella bozza del dpcm

Sarà possibile estinguere il debito con le banche anticipatamente, secondo quanto si apprende. In particolare l'Ape previsto nella legge di Bilancio 2017 è rivolto agli over 63, che si trovano almeno a tre anni e sette mesi dai requisiti richiesti attualmente dalla legge Monti-Fornero varata nel 2011. Secondo quanto previsto dalla bozza del decreto attuativo della presidenza del consiglio dei ministri, i lavoratori che andranno in pensione anticipata con l'Ape potranno fare richiesta di estinzione totale o parziale dell'anticipo finanziario erogato dalla banca tramite il sito dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale all'indirizzo www.inps.it dove, subito dopo l'emanazione del relativo decreto, sarà attivato il simulatore online per far conoscere nel dettaglio ai pensionandi la situazione reale cui andranno incontro, a partire dalle "penalizzazioni" minime di 150 euro al mese.

Atteso anche il decreto attuativo dei benefici per i lavoratori precoci

L'estinzione del prestito previdenziale comporta anche l'estinzione della relativa garanzia del fondo e della collegata polizza assicurativa. I soggetti che richiederanno l'estinzione del prestito pensionistico saranno identificati sul sito istituzionale dell'Inps mediante il sistema pubblico di identità digitale (Spid) di almeno secondo livello.

Queste alcune delle novità in arrivo con l'Ape volontario previsto nella prima parte di riforma pensioni, si attende anche il decreto per la Quota 41 precoci sollecitato nei giorni scorsi dal presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano. Mentre continua il confronto tra l'esecutivo e le parti sociali sulla seconda parte degli interventi sulla previdenza e la governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale.