Notizie rassicuranti dal Ministero del Lavoro per quanto riguardo l'ormai attesissimi decreti attuativi volti a dare attuazione alle norme previdenziali salite sul treno della Legge di Stabilità 2017. Stando alle dichiarazioni del Ministro Giuliano Poletti, infatti, i Dpcm su Ape e Quota 41 dovrebbero arrivare a giorni.

Poletti:' decreti pronti in settimana'

Il Governo Gentiloni sta tuttora lavorando al fine di provvedere alla presentazione del decreto che darà attuazione al famigerato anticipo pensionistico. Sia l'Ape Sociale che l'Ape volontario, infatti, potrebbero avere risposta entro pochi giorni.

Un nuovo passo avanti che darà risposta a migliaia di pensionandi e ai sindacati che ormai da mesi sono in mobilitazione al fine di incalzare il Premier sull'accelerazione dei tempi per la pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale.

Come ormai tanti sanno, la richiesta da parte del Consiglio di Stato riguardante la decorrenza retroattiva è stata accolta. Cosa che potrebbe consentire a migliaia di lavoratori di utilizzare le misure sin dalla data del primo maggio 2017 nonostante sia ormai passata da un pezzo. "Stiamo lavorando per fare in modo che chi ha maturato il diritto al primo maggio avrà la possibilità di utilizzarlo liberamente, quindi il fatto di avere una settimana in più o in meno non propone problemi", ha affermato Poletti.

Ecco i punti ancora da chiarire

Ormai è noto che i decreti attuativi sono in dirittura d'arrivo visto che molti punti sono stati già chiariti. Si tratta della richiesta dei sindacati sull'aumento della franchigia a 24 mesi utile ai lavoratori precoci che avranno modo di beneficiare del meccanismo di Quota 41 a condizione di aver svolto almeno 5 anni di attività gravosa negli ultimi 7.

Da chiarire, invece, l'argomento riguardante il cumulo gratuito dei contributi che darebbe la possibilità ai lavoratori di cumulare gratuitamente i contributi versati in diverse gestioni previdenziali e la possibilità ai lavoratori nati fra il 1954 e il 1955 di estinguere il prestito in anticipo con particolare riferimento all'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita.

Quanto all'Ape volontario, invece, la misura in via sperimentale che consentirebbe a coloro che sono in possesso 63 anni di età e 20 anni di contributi di anticipare l'uscita attraverso il prestito ventennale si chiarisce che in caso di premorienza dell'assicurato non ci sarà rivalsa sugli eredi. Sono questi i principali punti che dovranno essere chiariti e che come afferma Poletti, dovrebbero dare il via libera ai decreti attuativi entro pochi giorni.