Le ultimissime novità sulle pensioni precoci e sull'opzione donna al 12 maggio 2017 arrivano in parte dal web ed in parte da un minuzioso servizio emesso da un emittente spagnola che ieri era in piazza a Roma. Da qui lo sdegno dei precoci che sul web scrivono, postando il servizio "l'unica Tv presente in piazza a Montecitorio, quella spagnola". I lavoratori si chiedono il perché di tanto silenzio mediatico, visto che la manifestazione è stata un successo sia come numero di partecipanti che come riscontro a livello di supporto politico e dei sindacati.
I dettagli.
Novità pensioni precoci e Od: successo in piazza per quota 41 e proroga, ma i Tg silenti, perché?
I lavoratori precoci, le donne e gli esodati ieri si sono ritrovati tutti in piazza Montecitorio a Roma per una manifestazione che è stato un vero e proprio successo: moltissime le persone presenti, belle le emozioni vissute tra i partecipanti e tanto lo spirito di lotta. il viaggio per arrivare a Roma, molto lungo per alcuni, è stato, a detta dei presenti, ampiamente ripagato dalla numerosa solidarietà ricevuta da più esponenti di spicco intervenuti a sostegno dei lavoratori. Moltissime le foto che hanno immortalato la riuscita delle Manifestazione ed i contatti ottenuti. Tra gli esponenti politici intervenuti a favore dei precoci Michele Emiliano e Walter Rizzetto, pro quota 41 da tempo e anche Trefiletti, Presidente di Federconsumatori ed il giudice Imposimato.
Non è mancato nemmeno Elio Lannutti, Presidente Adusbef. Trefiletti ha asserito che i precoci abbiano fatto il Paese, lavorando e sudando, e che ora il Paese Italia li stia trattando male. Il giudice si è schierato a fianco di tutti i lavoratori in quanto da sempre, visto il ruolo che ricopre, si batte contro le ingiustizie sociali e questa della pensione non concessa nonostante gli anni contributivi maturati, a suo avviso, rientra tra queste ingiustizie.
Un'assurdità del sistema pensionistico italiano, come da tempo asseriscono i lavoratori, che può e deve essere cambiata.
Le lavoratrici sono scese in piazza con le loro magliette nere con scritta viola per chiedere la proroga dell'opzione donna al 2018, mentre i precoci hanno manifestato per richiedere, per l'ennesima volta, la quota 41 senza se e senza ma.
Un tripudio di cappellini rossi e magliette nere, gli uni a fianco agli altri, con un solo scopo: ottenere la giusta considerazione dal Governo e l'agognata pensione. Le prime consce di andare incontro ad un taglio consistente dell'assegno, ma pronte a tutto pur di poter uscire anticipatamente, i secondi fermi sul fatto che 41 anni di contributi versati siano una vita e meritino rispetto e che dopo 41 anni di contributi non si possa più parlare di pensione anticipata.
In piazza solo una tv spagnola, servizio ricco di immagini e particolari, la tv italiana dov'era?
"Con el objetivo de dar paso a los jóvenes, los trabajadores italianos demandan al Gobierno que 41 años de vida laboral sean suficientes para ser pensionista." Così Rubén Martínez' nel servizio, ricco di immagini e interviste, racconta il dramma dei precoci agli spagnoli.
I lavoratori italiani, dice, chiedono al Governo che 41 anni di lavoro siano sufficienti per poter essere pensionato.
Poi spiega che l'Italia è uno dei paesi europei che lega l'età del pensionamento all'aspettativa di vita. Secondo la Commissione Europea, aggiunge l'inviato spagnolo, nel 2060 gli italiani andranno in pensione a 70 anni. I lavoratori italiani, dice centrando uno dei punti cardine della lotta dei lavoratori, chiedono che questo sia eliminato. I lavoratori, donne e precoci, seppur soddisfatti della bellissima giornata trascorsa insieme e dei risultati ottenuti in piazza, si chiedono esterrefatti: come è possibile che nessuna Tv italiana abbia fatto parola della Manifestazione dii ieri a Montecitorio? Sarebbe bastato un servizio veritiero, dicono, come quello spagnolo: cosa vi è da nascondere?