Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, venerdì 5 maggio 2017, sono relative alle dichiarazioni polemiche rilasciate dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, a proposito dei privilegi concessi ai sindacalisti: 'Abbiamo fatto delle proposte al Ministero del Lavoro che auspichiamo possano essere esaminate in quanto potrebbero finanziarie interventi di politica sociale'. Tali dichiarazioni hanno suscitato l'indignazione della deputata PD, Anna Giacobbe, la quale ha parlato di 'operazione odiosa di generica criminalizzazione': tra l'altro, la parlamentare del Partito Democratico ha invitato Boeri ad occuparsi dell'Istituto Previdenziale visto che non funziona come dovrebbe: anziché risolvere i problemi a lavoratori, disoccupati e pensionati, sta creando ulteriori disagi.
Ultime notizie pensioni, venerdì 5 maggio 2017: esito confronto Governo-sindacati, parla Roberto Ghiselli
Veniamo al resoconto dell'incontro Governo-sindacati sul tema della riforma pensioni. La relazione del segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, contiene alcuni passaggi particolarmente critici: 'Complessivamente siamo molto preoccupati - ha dichiarato l'esponente sindacale - ci auguriamo che per il 10 maggio, data del prossimo appuntamento, si possa determinare un cambio di passo'. Ghiselli lascia intendere che ci troviamo in una specie di 'limbo', visto che da una parte si stenta a chiudere la fase uno della riforma Pensioni, visti i ritardi sull'attivazione dell'Ape Sociale e sugli interventi a favore dei lavoratori precoci e dall'altra non si riesce a far decollare la fase 2, dove i nodi principali da sciogliere riguardano i giovani, la previdenza complementare e la flessibilità in uscita, oltre alla questione riguardante la speranza di vita e rivalutazione delle pensioni.
Per quanto riguarda i decreti attuativi sull'Ape Sociale e sui lavoratori precoci, il segretario della Cgil dubita che le previsioni ottimistiche rilanciate dal ministro Poletti possano avverarsi, ovvero che la questione possa definirsi entro la prossima settimana: non dimentichiamoci che i testi di legge andranno corretti in base ai suggerimenti del Consiglio di Stato, registrati dalla Corte dei Conti e successivamente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
Per quanto concerne, invece, le tempistiche riguardanti la presentazione delle domande, Ghiselli sottolinea come si sia valutata positivamente l'ipotesi di una proroga di quindici giorni, con il nuovo termine di scadenza che, dunque, verrebbe fissato al 15 luglio.
Pensioni, ultime news ad oggi venerdì 5 marzo: Roberto Occhiodoro scrive sul gruppo dei 'Lavoratori Precoci'
A questo proposito, l'amministratore del gruppo 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', Roberto Occhiodoro, ha pubblicato un post all'interno del quale si riassume l'esito dell'incontro Governo-sindacati. Ecco i punti riassuntivi che sono stati chiariti all'interno del confronto:
1) Se un lavoratore ha i requisiti richiesti al 1 maggio potrà fare domanda di pensione e questa gli verrà riconosciuta da tale data anche se la legge dovesse partire ad esempio il 15 maggio.
2) per quei lavoratori che raggiungono i requisiti entro l'anno, può fare lo stesso la domanda di pensione, ma questa scatterà al momento in cui avrà raggiunto i pieni requisiti.
3) per quei lavoratori che potranno continuare a lavorare avendo un reddito non superiore agli 8000 Euro l'anno, la legge di stabilità prevedeva che non potessero usufruire né dell'APE Sociale né della quota 41: ora si è deciso di creare un cuscinetto (si parla dagli 8000 ai 9000 Euro) grazie al quale il lavoratore potrà usufruire o dell'Ape sociale o della Quota 41 abbassando la quota di pensione spettante della differenza tra 8000 e 9000: per essere più chiaro i 1000 Euro di differenza annui gli verrebbero scalati dall'assegno pensionistico.
4) Le domande potranno essere presentate dal momento in cui entrerà in vigore la legge fino al 15 luglio.
5) Per quanto riguarda i disoccupati di serie B (cioè quei lavoratori che sono disoccupati a causa della fine di un contratto a termine e che sono stati esclusi sia dall'Ape Sociale sia dalla quota 41) il Governo si è impegnato a trovare una soluzione dopo una verifica delle domande che perverranno e in base alle risorse che eventualmente saranno disponibili.