I contributi volontari sono dovuti dai lavoratori che, avendo cessato il rapporto lavorativo, hanno necessità di completare i requisiti per la pensione. Questa pratica interessa oltre ai lavoratori dipendenti anche i lavoratori parasubordinati e i lavoratori part-time. Dal 26 Aprile è possibile versare i contributi volontari anche nelle tabaccherie grazie ad una convenzione tra l'Inps e le Poste italiane, Unicredit e Lottomatica. Il versamento era già possibile farlo con i contributi per i lavori domestici, i riscatti e le rendite. Per quanto attiene i contributi volontari è sufficiente avere il codice fiscale e il codice di prosecuzione rilasciato dall'Istituto di previdenza.

Oltre le tabaccherie è possibile fare i versamenti, utilizzando il codice MAV rilasciato dall'INPS, direttamente in un istituto bancario senza l'applicazione di commissioni. Se il versamento invece viene fatto utilizzando gli sportelli postali verrà aggiunta la commissione di versamento. Il pagamento dei contributi può essere effettuato online anche con una carta di credito o una carta prepagata.

Come si pagano e quanti sono i contributi

Il pagamento dei contributi volontari deve essere prima autorizzato dall'INPS. Il lavoratore deve avere almeno 5 anni di contributi o, in mancanza, almeno 3 negli ultimi 5 anni. La domanda può essere presentata all'INPS utilizzando il servizio online, chiamando il contact center al numero gratuito 803164 oppure un patronato.

Una volta accolta la domanda il versamento deve essere effettuato nel trimestre successivo. Se il versamento viene effettuato in ritardo viene considerato nullo ed è rimborsabile. Per quanto riguarda il calcolo dei contributi per i lavoratori dipendenti si considerano le ultime 52 settimane di lavoro. L'aliquota utilizzata è il 33% e si parte da un contributo minimo settimanale di 66,25 per un totale annuale minimo di 3.445 euro.

Nel caso in cui la decorrenza è antecedente al 1995 l'aliquota applicata è invece del 27,87 %. Per i lavoratori autonomi il calcolo si effettua sulla base dei redditi da impresa dichiarati ai fini Irpef degli ultimi 36 mesi antecedenti alla domanda. Le aliquote applicate variano in base alla categoria. Per quanto riguarda i collaboratori iscritti alla gestione separata il calcolo è pari al 32% mentre per i titolari di partita IVA si applica il 25 % con un minimo di 323 euro mensili.