Continua a far discutere fortemente l'argomento, più che mai diventato di attualità, riguardante la riforma Pensioni 2017. Di minuto in minuto, arrivano sempre nuove news come l'addio alle penalizzazioni per l'uscita anticipata e quelle di oggi giovedì 18 maggio, riguardano in particolare Beppe GRILLO e la sua battaglia per il reddito di cittadinanza. Ma non solo, perché come riportato da ilSussidiario.net, le notizie sono molte e riguardano i più svariati argomenti. Andiamo quindi a dare un'occhiata alle ultime sul tema.

Il Movimento 5 Stelle vuole il reddito di cittadinanza

Oltre che sul tema riforma pensioni dei parlamentari (qui le ultime sulle abolizioni dei vitalizi), il partito pentastellato è impegnato ancora nella battaglia per l'ottenimento del reddito di cittadinanza che causerebbe degli effetti anche in maniera indiretta anche sulla previdenza, perché l'importo minimo dell'assegno pensionistico andrebbe ad essere di 780 euro mensili. Attraverso il suo canale di comunicazione preferito, il suo blog, il leader del Movimento Beppe Grillo ricorda ai fedeli dell'appuntamento del prossimo 20 Maggio per la manifestazione da Perugia ad Assisi proprio per ricordare l'importanza del reddito di cittadinanza.

Riforma pensioni, le altre news del 18/5

Tornando al tema caldo delle pensioni, invece, si continua incessantemente a parlare di una riforma che dovrebbe essere indirizzata principalmente ai giovani, visto che questi molto probabilmente si troveranno a percepire assegni pensionistici ancor più bassi rispetto a quelli degli attuali pensionati.

Ecco perché sono arrivate diverse proposte nel tentativo di inserire un contributo di solidarietà per quanto riguarda le pensioni più alte, in modo da poter finanziare delle politiche destinate ai più giovani, magari incentivando la loro assunzione. Risposta negativa da parte della Federspev, però, perché ritiene che non si possa pensare a favorire i giovani andando a penalizzare chi fino a questo momento ha versato i contributi regolarmente.

Per il Presidente di Federspev, Michele Poerio, è comunque giusto intervenire con provvedimenti che pensino ai giovani, ma non si può pensare di andare a discapito di chi è attualmente pensionato. Se bisogna seguire la strada delle tasse straordinarie, queste devono essere applicate a tutti gli italiani, anche ai lavoratori e non solo ai pensionati.

Boom di pensioni di invalidità al Sud?

Sempre stando a quanto riportato, secondo un rapporto presentato nella giornata di ieri, la maggior parte delle pensioni di invalidità vanno a finire nel Mezzogiorno d'Italia (il 51,5%), mentre al Centro ne arrivano il 19,5% e al Nord poco meno del 30%. Da questi dati, inoltre, è emerso come al Nord venga pagata una pensione di invalidità ogni 100 abitanti, mentre al Centro una ogni quasi 70 abitanti e al Sud addirittura una ogni 43.

Informazioni che mostrano delle differenze nette tra le diverse aree del territorio italiano e che potrebbero essere corrette, forse semplicemente tramite controlli più rigorosi e senza il bisogno di arrivare ad un'altra riforma delle pensioni.

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