È stato pubblicato oggi, in data 30 giugno, il bando di concorso per l'accesso alla carriera prefettizia per conto del Ministero dell'Interno. Sono state rivelate tutte le informazioni necessarie per la presentazione della domanda nonché per lo svolgimento delle prove concorsuali. Ecco cosa dice il bando.

Domanda e accesso al concorso

I posti messi a concorso sono pari a 50 e per presentare la domanda è necessario rispettare i requisiti che vengono fissati dal bando tra i quali spiccano, oltre alla classica cittadinanza italiana ed al godimento dei diritti civili e politici, in particolare:

  • l'età, che non può superare i 35 anni (elevato in alcuni casi particolari descritti dal bando, art. 2)
  • il titolo di studio richiesto che è il magistrale, compiutamente descritto nel bando relativamente alle classi d'indirizzo come ad esempio LMG/01 giurisprudenza, LM/62 scienze della politica, LM-52 relazioni internazionali,

La domanda potrà essere inoltrata sul sito concorsiciv.interno.it tramite la procedura online predisposta, che sarà fruibile fino al 30 luglio 2017.

Sarà necessario il pagamento della tassa di concorso di 10 euro da corrispondere tramite le modalità fissate nel bando e di cui bisognerà allegare la ricevuta nel corso della procedura telematica.

Le prove del concorso

Prima delle prove vere e proprie, il bando specifica che potrebbe essere indetta una prova preselettiva da espletare anche attraverso circoscrizioni territoriali. Le materie su cui verterà la prova saranno diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto civile, diritto comunitario, economia politica nonché storia contemporanea somministrati ai candidati tramite quesiti a risposta chiusa graduati per difficoltà. Nella Gazzetta Ufficiale del 10 ottobre saranno pubblicate preziose informazioni in ordine alla banca dati nonché alle modalità di svolgimento delle prove preselettive.

Per le prove effettive invece, sarà necessario:

  • lo svolgimento dei classici tre elaborati vertenti su diritto amministrativo e/o diritto costituzionale unitamente a diritto civile ed a storia contemporanea e della pubblica amministrazione italiana;
  • la risoluzione di un caso in ambito giuridico-amministrativo o gestionale-organizzativo;
  • la traduzione, anche tramite l'uso del vocabolario, di un testo o nella risposta ad un quesito nella lingua inglese o francese scelta dal candidato in sede di compilazione della domanda

È chiaro che la prova scritta richiederà una conoscenza ed una competenza notevole dal punto di vista normativo e giurisprudenziale e, pertanto, risulterà abbastanza impegnativa per i candidati.

Non mancheranno dei prossimi articoli in cui verrà dettagliato il sistema di punteggio nonché la metodologia di svolgimento della prova preselettiva, che costituirà la prima fase del concorso. È possibile rimanere aggiornati tramite il tasto "Segui" posto in alto all'articolo accanto al nome dell'autore.