Ancora lunghe attese fra i lavoratori che entro il 15 luglio dovranno presentare domanda di accesso all'Ape Sociale e all'uscita anticipata con Quota 41. I decreti attuativi, infatti, hanno seguito l'iter di approvazione: prima al Consiglio di Stato e poi sono stati sottoposti alla Corte dei Conti per la registrazione. Lo scorso 23 maggio il Governo Gentiloni ha firmato i testi, che adesso dovrebbero essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.
E' questo ciò che preoccupa la maggior parte dei lavoratori rientranti nelle categorie individuate dalla Legge di Stabilità visto che il 15 luglio scadrà il termine per la presentazione delle istanze.
Stando alle indiscrezioni, la pubblicazione dovrebbe avvenire nelle prossime ore ma come anticipato tempo fa avranno decorrenza retroattiva alla data del primo maggio 2017.
Ape in ritardo, slittano ancora l'Ape aziendale e la Rita
L'ape volontario, invece, sembra essere destinato a rimanere fermo al palo visto che non è stato ancora sottoposto al parere del Consiglio di Stato. Difatti, la procedura potrebbe essere più lunga per via della complessità della misura: la stipula delle convenzioni con le banche e con gli istituti di assicurazione e le modalità di erogazione e di restituzione del prestito sono i punti-chiave che ancora devono essere chiariti e che potrebbero far slittare ulteriormente la data per la presentazione delle domande di accesso al beneficio.
Con l'Ape di mercato slitterebbero anche la Rita, la cosiddetta Rendita Integrativa Temporanea Anticipata rivolta alla categoria di lavoratori che hanno usufruito della previdenza complementare e dell'Ape aziendale che, invece, darebbe al lavoratore la possibilità di fruire di un contributo erogato dal datore di lavoro per ridurre la penalità sull'assegno previdenziale nel caso in cui il lavoratore decida di lasciare anticipatamente il lavoro a seguito di ristrutturazione aziendale previo accordi con il datore di lavoro.
Si tratta di due misure strettamente collegate con l'Ape volontario che potrebbero rendere più flessibili le norme per accedere al pensionamento anticipato.
Manca il decreti sul cumulo gratuito
Preoccupante anche il ritardo nell'emanazione del decreto attuativo sul cumulo gratuito dei contributi versati in diverse gestioni previdenziali al fine di facilitare l'accesso al pensionamento di migliaia di lavoratori e il decreto attuativo che potrebbe semplificare la documentazione da corredare alla domanda a favore dei lavoratori addetti alle mansioni usuranti.