A luglio arriva la nuova quattordicesima, come previsto nel testo della Legge di Stabilità per il 2017. Non tutti i pensionati però la riceveranno. Quali sono i requisiti? Nella gallery dell'articolo potete vedere la tabella a cui facciamo riferimento nel titolo. E' necessario rientrare in questi parametri se si vuole usufruire della misura previdenziale studiata dal precedente Governo Renzi. Intanto, prosegue l'attesa per i decreti attuativi di Ape social e quota 41 per i lavoratori precoci. Stando alle ultime notizie sulle pensioni, oggi dovrebbe essere il giorno della loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Chi ha diritto alla quattordicesima

I requisiti della quattordicesima di luglio previsti dall'esecutivo possono essere indicati semplicemente attraverso due 'paletti'. Si troveranno con un assegno pensionistico aggiuntivo il prossimo mese coloro che hanno una pensione fino a 1,5 il trattamento minimo e quelli che ricevono una pensione da 1,5 a 2 volte il trattamento minimo. Tutti gli altri sono esclusi dal provvedimento.

Che cosa significa? Chi prende all'anno un totale di 13.049,14 euro (fino a 2 volte il trattamento minimo) riceverà la nuova quattordicesima. Tale categoria, fino allo scorso anno, era tagliata fuori. Infatti, la quattordicesima finiva in tasca unicamente a coloro che ricevevano una pensione fino a 1,5 il minimo, che ad oggi significa percepire annualmente dall'Inps poco meno di 10 mila euro (9.786,86 euro).

Occorre inoltre aggiungere che le somme sono diverse per ciascun pensionato, sia in base alla pensione attualmente percepita, sia in base agli anni di contributi regolarmente versati. Partiamo dalla prima fascia, ovvero fino a 1,5 il trattamento minimo. La somma varia dai 437 euro, se si hanno fino a 15 anni di contributi (18 se autonomi), ai 655 euro, con oltre 25 anni di contributi (28 se autonomi).

Chi invece ha dai 15 ai 25 anni di contributi (18-28 se autonomi) percepirà di quattordicesima 546 euro.

Passando, infine, alla seconda fascia di pensionati, con un assegno previdenziale fino a 2 volte il trattamento minimo, le somme diventano più basse. Alla prima categoria (fino a 15 anni di contributi per i lavoratori dipendenti, 18 anni se autonomi) spettano 336 euro. Alla seconda invece 420 euro, mentre per chi ha lavorato oltre 25 anni (28 se autonomi), saranno destinati complessivamente 504 euro.