Boom di domande per il concorso 2017 indetto dalla Banca d'Italia. Va ricordato che il concorso, bandito lo scorso 20 aprile, aveva messo a disposizione circa 30 posizioni lavorative: per un numero di posti così esiguo sono giunte circa 85 mila richieste. La corsa al posto è indice del momento difficile del settore occupazionale italiano, anche se non è un fenomeno nuovo per Bankitalia: nei concorsi passati erano giunte 100 mila richieste, mentre in un caso di assunzione di cancellieri si erano registrate 300 mila domande. Vista la grande affluenza di persone che si sono candidate, l'Autorità ha deciso di raddoppiare i posti disponibili per il concorso banca d'italia 2017.

Banca d'italia: da 30 a 60 posti disponibili

Banca d'Italia ha deciso di mettere a disposizione il doppio dei posti per gli oltre 8 mila candidati superstiti, in seguito alla prima selezione per un posto da vice-assistente. Nelle ultime ore, infatti, l'Istituto ha divulgato un avviso mediante il quale informa i candidati di aver aggiunto ulteriori 30 posizioni, per un totale di 60 posti. Tali posizioni aggiunte andranno a rimpinzare una graduatoria di validità quadriennale. Sono aumentate anche le possibilità per gli Esperti della Filiale di Trento, mediante 2 unità aggiuntive, per un totale di quattro postazioni. Anche per gli Assistenti con competenze nell'ambito dell'impiantistica elettrica ed informatica sono stati aggiunti quattro posti per complessive sei unità.

Andiamo a scoprire quanto di conosceranno i risultati del concorso e il numero dei candidati che saranno ammessi alla seconda prova.

I risultati del concorso e quanti saranno ammessi

Il 27 luglio 2017 si potranno conoscere i risultati del Concorso Banca d'Italia 2017 e, dunque, i nomi di coloro che hanno superato l'esame per titoli e sono ammessi agli step successivi. Sono giunte circa 85 mila domande e verranno ammessi alla prova scritta soltanto 8140 candidati.

Questi ultimi dovranno conseguire un punteggio pari a 11,40, ottenuto mediante il voto massimo di maturità e una laurea magistrale o vecchio ordinamento in materie giuridico-economico. Tali requisiti hanno già allertato i sindacati che sostengono l'ingiustizia di tagliar fuori coloro che non sono in possesso di una laurea.

Tuttavia fonti informate in merito evidenziano come il bando di via Nazionale sia nel solco delle norme stabilite per la Pubblica amministrazione, dunque non si attendono ulteriori sviluppi o intralci in questo senso.