Allo stato attuale, su tutto il territorio nazionale, la maggioranza degli uffici giudiziari non si trova nelle condizioni di poter operare garantendo l'efficienza a causa delle carenze di personale che si registrano sia nell'organico operativo sia in quello amministrativo e ausiliario, presso le cancellerie e le altre strutture. Un problema avvertito e lamentato da molto tempo.

La ricerca di una soluzione

In particolare, per fronteggiare le carenze nel personale amministrativo, le scelte ministeriali hanno portato a bandire un concorso per 800 posti da assistente giudiziario da impiegare nel Ministero della Giustizia.

Dallo svolgimento di un concorso simile negli anni '90 ad oggi la situazione è apparentemente la stessa. Nel dettaglio, la pianta organica del personale amministrativo risulta appena sufficiente rispetto alle esigenze dei vari uffici. Oltre che la copertura delle vacanze risulta doverosa anche la sostituzione del personale che andrà in quiescenza. Tale condizione è peraltro necessaria al fine di evitare un aggravio di mansioni della componente togata e onoraria che delle volte si trova a dover supplire a compiti impropri. Nell'intento di ovviare a questo fabbisogno di risorse umane sono già state espletate delle procedure di mobilità straordinarie.

Grave carenza di personale

All'inaugurazione dell'anno giudiziario 2017, nel descrivere la situazione della giustizia nel paese, è stata indicata una carenza di personale che ammonta all'incirca a 9 mila unità tra seconda e terza area, registrandosi in alcuni uffici una mancata copertura fino al 50% dell'organico amministrativo.

Finalmente non sarà più solo un miraggio, il personale verrà rimpinguato grazie alle assunzioni a cui si procederà al termine del concorso (indetto con bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 novembre 2016) attualmente in corso di svolgimento. I candidati ammessi si apprestano ormai all'ultima prova, quella orale. Alla fine dell'iter concorsuale saranno messe in campo energie fresche, consentendo non solo la copertura dei posti vacanti, ma dando luogo anche a un significativo cambio generazionale di moltissimi impiegati che si avvicinano all'età del collocamento a riposo. Infatti molti sono in servizio dai tempi in cui si è tenuto l'ultimo concorso analogo. Parliamo del secolo scorso.