A quale età e con quanti anni di contributi i lavoratori potranno andare in pensione anticipata o di vecchiaia a partire dal 2019? E' notizia di oggi che il Governo Gentiloni potrebbe aprire alla possibilità di innalzare l'età della pensione anticipata e di vecchiaia in maniera più contenuta rispetto alle previsioni fatte più di dieci giorni fa. Infatti, riprendendo le anticipazioni dell'altra settimana, l'aumento dell'aspettativa di vita avrebbe determinato, nel 2019 rispetto al 2017 e al 2018, un innalzamento dell'età d uscita di cinque mesi.

Ovvero, per la pensione anticipata sarebbero necessari 64 anni di età (o 43 anni e 3 mesi di contributi), mentre per la pensione di vecchiaia 67 anni pieni (dai 66 anni e 7 mesi attuali).

Ultime notizie pensioni anticipate dal 2017 al 2020: requisiti di uscita età

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera di oggi, il Governo potrebbe ammorbidire l'innalzamento dei requisiti per la pensione anticipata e per quella di vecchiaia, anche se con un margine di discrezionalità abbastanza limitato. Infatti, è la legge del 2011 ad ancorare l'uscita per la pensione alla speranza di vita, in aumento secondo gli indici dell'Istat. Ad opporsi a questo meccanismo sono i sindacati, ma anche esponenti della maggioranza come Cesare Damiano che chiede di eliminare questa legge.

Tuttavia, l'ipotesi di cancellare la legge e il meccanismo dell'adeguamento dell'età è scartata: si potrà puntare al massimo ad avere un aumento dei requisiti di uscita più moderato. Non cinque mesi, ma uno o due in meno. Oppure, come alternativa, che gli adeguamenti dell'età per la pensione anticipata e per quella di vecchiaia non avvengano ogni biennio, ma ogni tre anni.

Pensione vecchiaia Inps e anticipata dal 2019: novità oggi sui requisiti età

Con la pensione anticipata a 64, l'uscita sarebbe garantita, per il 2019, ai nati entro il 1° gennaio del 1956 ed entro il primo giorno del 1957 per la maturazione dei requisiti nell'anno 2020. Se l'aumento dei requisiti fosse più morbido, ad esempio di un mese, verrebbero ricompresi i nati entro il 1° febbraio dei due anni limite.

Lo stesso discorso può farsi per le Pensioni di vecchiaia: con l'aumento a 67 anni, infatti, l'uscita sarebbe permessa ai nati entro la fine del 1952 per la maturazione della pensione nel 2019 ed entro la fine del 1953 per il 2020. Un aumento più contenuto consentirebbe di ricomprendere nelle pensioni di vecchiaia anche i nati entro gennaio o febbraio dei due anni. Se ne saprà di più nell'incontro che si terrà domani tra i sindacati ed il Governo.